È morto a Miami il pittore padovano Pino Corazzina, dal Selvatico alla fama mondiale

PADOVA. È morto a Miami, in Florida negli Stati Uniti, il grande pittore padovano Giuseppe, detto Pino, Corazzina. Era nato in città nel 1945. Quindi aveva 75 anni. Era figlio d’arte. Il padre Alfonso era pittore e la mamma, Mimma, un’appassionata di musica lirica. Ha abitato per decenni in via Cappelli, dalle parti della basilica del Santo ed ha studiato al liceo artistico Pietro Selvatico, dove ha avuto come compagno di classe anche lo scultore Elio Armano e, subito dopo, come università ha seguito i corsi all’Accademia di Belle Arti a Venezia.
Docente al Selvatico
Dal 1973, per oltre vent’anni, ha insegnato pittura proprio nell’istituto dove era stato studente. Successivamente ha insegnato figura ed ornato al Modigliani per altri sei anni. Una volta andato in pensione si è trasferito negli Stati Uniti.
Esattamente a Orlando, in Florida. Qui inizia a collaborare con diversi designer, specializzandosi nella pittura murale e insegnando anche la University of Central Florida. Da questo successo fioccano per Corazzina mostre, committenze ed onorificenze, che contribuiscono a suggellare la sua fama di artista internazionale formatosi a Padova. Negli Usa ha tenuto una valanga di mostre. In città ha dipinto i manifesti ed i poster in occasione della visita a Padova di Papa Giovanni Paolo II, nel settembre del 1982, e ha tenuto un’indimenticabile personale alle scuderie di Palazzo Moroni. Negli Usa ha tenuto corsi di pittura anche all’Università della Florida ed ha ricevuto tutta una serie di premi internazionali.
Il cordoglio degli artisti
«Lo ricordo alto, magro, rosso di capelli e dallo sguardo leale», è il ritratto che ne fa Elio Armano, che ovviamente porta il cordoglio dell’associazione “Amici del Selvatico”. Ma lo hanno conosciuto anche il pittore naïf Gioacchino Bragato ( «era un personaggio straordinario», lo definisce l’artista ed ex cuoco del Pero), e l’orafo mondiale Graziano Visintin, che ha insegnato al Selvatico anche negli anni in cui c’era Corazzina quando era preside il mai dimenticato Giulio Bresciani Alvarez.
«Corazzina era un pittore astratto – osserva Visintin – Amava molto i colori vivaci. Specialmente il rosso ed il giallo. In città ha esposto varie volte anche alla galleria “La Cupola”. Ha anche disegnato spesso anche per il periodico “Il Messaggero di Sant’Antonio”. Abitava ed è morto tanto lontano, ma deve essere considerato figlio della città di Padova». —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova