È un batterio killer che paralizza la respirazione

Il botulino (Clostridium botulinum, nella foto) è un batterio anaerobico: si sviluppa in assenza di aria e può contaminare gli alimenti provocando un'intossicazione nota come botulismo, che ha sintomi precisi: dopo l’incubazione (in media 12-48 ore) compaiono nausea, vomito, diarrea, forti dolori muscolari; seguono problemi neurologici, secchezza delle fauci e delle vie respiratorie, alterazioni visive. Il rapido aggravamento può portare a paralisi respiratoria e morte. La malattia non è contagiosa, ma un solo grammo di tossine è in grado di uccidere 10 milioni di persone. Le tossine si possono ritrovare in diversi alimenti: carne e pesce in scatola, salumi, conserve, vegetali sott'olio, specie se confezionati in casa, in quanto non sempre vengono adottati corretti comportamenti igienico-sanitari nella preparazione. Le spore sono resistenti al calore: muoiono solo “cuocendole” a 121 gradi per almeno 3 minuti in pentola a pressione. La refrigerazione può ritardare ma non prevenire lo sviluppo della tossina. Fino a pochi anni fa, le intossicazioni da botulino erano mortali nel 60-70% dei casi. Oggi, con tecniche di respirazione artificiale e siero antibotulinico (antitossina), il tasso è sceso al 15-20%. Le probabilità di sopravvivere sono tanto maggiori quanto più tempestiva è la diagnosi, ma le cure possono durare mesi. (g.a.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova