È uscito dal carcere il 21 giugno
La notizia è stata tenuta nascosta, potrebbe trovarsi in una comunità

Mariano Molon è già un uomo libero. Da 42 giorni. Per l’autore della “strage dell’università” le porte del carcere si sono aperte il 21 giugno, quando è uscito dal “Due Palazzi” di Padova in totale anonimato. Condanna interamente scontata: 26 anni di carcere ridotti a 18 effettivi tra liberazione anticipata – 45 giorni ogni 6 mesi di buona condotta – e il beneficio dell’indulto previsto dalla legge 241 del 2006 per tutti i reati commessi fino a tutto il 2 maggio 2006. Indulto che ha estinto la pena nella misura non superiore a tre anni di sanzione detentiva. La notizia è stata tenuta nel massimo riserbo almeno fino a ieri. Sembrava scontato che la scarcerazione del tecnico dell’ateneo fosse prevista per il 5 agosto, invece l’atteso giorno è arrivato con anticipo. A distanza di tanti anni ancora forte è lo choc in città per quello che è avvenuto il 5 marzo 1999 nell’aula 216 del Dipartimento di Fisica tecnica, ricostruito durante il processo dall’unico testimone oculare sopravvissuto alla tragedia, il professor Cesare Bonacina, salvo per miracolo. Molon è condannato a 26 anni per omicidio volontario, triplice tentato omicidio, lesioni gravissime e porto di un'arma (condanna confermata nei tre gradi di giudizio). Nessun vizio di mente, anche se i giudici riconoscono necessario «il protrarsi delle terapie sotto il delicato profilo del sostegno psicologico». Al momento della scarcerazione Molon ha dichiarato di risiedere a Conselve ma la sua casa è stata venduta per pagare i risarcimenti. Oggi, a 63 anni, potrebbe trovarsi in una comunità.
(cri.gen.)
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