Eccidio dei 10 partigiani ricordo con polemica
Oggi la commemorazione dell’eccidio del 17 agosto 1944: vittime dieci partigiani. La cerimonia si svolgerà nella Caserma Pierobon (via Chiesanuova) dalle ore 9, mentre alle 18 in via Santa Lucia (davanti alla lapide commemorativa) si terrà la celebrazione dell’associazione Volontari della Libertà. A 75 anni di distanza, Padova ricorda così i dieci partigiani ingiustamente accusati della morte del militare fascista Bartolomeo Fronteddu. Solo in seguito si scoprì che fu un delitto passionale commissionato da un sergente della Wermacht, geloso delle attenzioni di una donna contesa con Fronteddu. Pur a conoscenza della verità, il prefetto condannò a morte i sette giovani antifascisti, salvo poi far uccidere nello stesso luogo, a distanza di quasi un mese, i tre esecutori del fatto di sangue. Lo scorso anno, alla luce di questa ricostruzione, si è deciso di modificare la dicitura, non parlando più di rappresaglia nazifascista ma di eccidio. Ma per qualcuno non basta. Quest’anno la comunicazione della cerimonia è stata divulgata dal Comune sul portale online e tramite locandine e non con (più visibili) manifesti, come in passato. Non solo: nell’invito del Comune, con riferimento agli assassini del colonnello Fronteddu, si parla di «sicari prezzolati» e non di fascisti. A notare con stupore i cambiamenti lo studioso Silvio Cecchinato: «Siamo ripiombati nell’era Bitonci», conclude, «primo a non commemorare la Resistenza a Cittadella. Ma perché?». —
Silvia Quaranta
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