Ecco i baby pit-stop otto postazioni per allattare al seno

Non si fa il cambio gomme o il pieno di carburante, ma il pit-stop è comunque importante.

Perché permette alle mamme di allattare al seno in uno spazio protetto quando sono fuori casa. Ne nasceranno 8 nei prossimi mesi, soprattutto in centro ma anche nei quartieri. Un’iniziativa promossa dall’Unicef, cui ha aderito il Comune nell’ambito del progetto “Alleanze territoriali per la famiglia”.

«È un’iniziativa per far sentire tutti a proprio agio in ogni momento della vita, che vuole essere vicina alle giovani famiglie e a chi ha in qualsiasi forma bisogno di un supporto», spiega l’assessora al sociale Marta Nalin.

Le 8 nuove postazioni

Le sedi dei “bay pit-stop” (si chiamano proprio così) sono state individuate tra gli uffici comunali con accesso al pubblico. E quindi per prima cosa sarà allestita una stanza protetta al piano terra di Palazzo Moroni, con tanto di indicazioni sul Liston così da renderla facilmente individuabile dalle mamme a passeggio. Ma due postazioni saranno realizzati nelle sedi dei Servizi sociali, in via del Carmine e in passaggio Gaudenzio. Infine una anche nella sede dei Servizi scolastici, in via Raggio di Sole.

Ma non ci sono solo gli uffici comunali: la parte culturale della città sarà accessibile alle neo-genitrici. Ci saranno “baby pit-stop” sia al museo Eremitani che nella biblioteca di Forcellini, in via Boccaccio. Per quanto riguarda i quartieri, una postazione sarà attivata anche nella sede anagrafe di via Guasti alla Guizza. Infine sarà poi allestita un’area dedicata in via Carducci, vicino ai nuovi bagni pubblici di Prato della Valle.

ambiente relax

L’obiettivo è creare un ambiente accogliente per le neo-mamme.

Si dovrà garantire l’accessibilità e la riservatezza in un ambiente luminoso e curato nell’arredo e nella pulizia. In ogni “baby pit stop” sarà allestita una postazione da destinare all’allattamento e al cambio del bambino, con una piccola area giochi e con poltrona, fasciatoio, tavolino e contenitori.

Una di queste postazioni sarà realizzata con il materiale donato da Unicef, le altre grazie al finanziamento regionale del progetto “Alleanze territoriali per la famiglia”.

Famiglie al centro

«Le famiglie al centro delle nostre azioni in quest’anno. Lo abbiamo detto e lo stiamo facendo. I “baby pit stop” sono solo una delle azioni che metteremo in campo – è il commento dell’assessora Nalin – Ambienti confortevoli, accoglienti, puliti, dove mamme e papà potranno fermarsi, allattare, cambiare bimbe e bimbi. Un luogo comodo che può facilitare la vita dei neo genitori, e non solo, in uno spazio pubblico, per dare un segnale di vicinanza, di supporto, di appoggio». —

Claudio Malfitano

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