Ecco i Cuccioli, eroi nel paese del vento

Dal 27 marzo nelle sale il nuovo film prodotto dal Gruppo Alcuni di Treviso: un fantastico gioco in 3D
Di Silvano Mezzavilla

TREVISO. Il Parco degli Alberi Parlanti è un luogo che ha il profumo della fiaba. Lì, nel boschetto di Villa Margherita, a Treviso, è possibile imbattersi in personaggi di fantasia, riprodotti in sagome colorate; ammirare le fattezze della tigre dai denti a sciabola, del mostro di Loch Ness o di dinosauri estinti; vedere da vicino le macchine che creano il cinema, e anche assistere alla proiezione di esilaranti cartoni animati. Tutto questo perché la gattina Olly, il coniglio Cilindro, la papera Diva, il pulcino Senzanome, il ranocchio Pio, il cagnolino Portatile, ovvero i protagonisti della serie “I Cuccioli”, qui sono di casa, assieme al Gruppo Alcuni che, da sempre, inventano, scrivono, disegnano, musicano, producono le loro avventure. A dirigere la compagnia, sono i fratelli Sergio e Francesco Manfio, rispettivamente regista e produttore, che assieme hanno firmato i quasi duecento episodi della serie, popolare in mezzo mondo, il lungometraggio “I Cuccioli e il Codice Marco Polo”, uscito quattro anni fa, e che ora stanno lanciando il loro secondo film “I Cuccioli e il Paese del Vento”. Ed è al Parco degli Alberi Parlanti che i due coautori hanno presentato in anteprima il loro lavoro, che sarà lanciato a livello nazionale la prossima settimana.

«I nostri personaggi » dice Sergio Manfio «sono figure in cui il pubblico infantile si riconosce e si identifica. Sanno coinvolgere gli spettatori, li fanno interagire con la trama, li rendono partecipi agli eventi. Anche nel film “I Cuccioli e il paese del Vento”, spesso si rivolgono direttamente al pubblico, lo invitano a muovere le braccia, a cantare, a soffiare, a danzare, in modo di instaurare un legame di solidarietà, di condivisione, di amicizia, ma anche di manifestare la loro antipatia per la perfida Maga Cornacchia».

L’intento della Maga, stavolta, è di distruggere Soffio, ovvero la città dove vivono i sei Cuccioli, in cui la natura è assolutamente rispettata e ogni cosa è azionata dall’energia pulita prodotta dai mulini che un vento, particolarmente generoso da quelle parti, muove in continuazione. «Ovviamente» precisa Francesco Manfio «non si tratta di un film per pubblicizzare l’energia eolica; contiene, invece, la speranza che in futuro, per salvare il nostro pianeta, vengano usate tutte le possibili forme di energia pulita. Questa è la missione della serie Cuccioli; in tutte le loro avventure il tema del rispetto della natura è presente».

Il film è in 3D e diverse copie sono in stereoscopia per accentuare la spettacolarità e il divertimento. Ad oggi è già stato venduto in nove paesi, ma l’intento è di superare il record di “I Cuccioli e il Codice Marco Polo” che venne esportato in 27 stati. Sarà nelle sale italiane nelle sale dal 27 marzo, per 01-Distribution. Si avvale della collaborazione di Ovs - che ha istituito la campagna “I bambini di Ovs salvano il mondo” - del contributo della Regione Veneto e del sostegno dell’Unesco.

«Tutta la nostra attività, dai film, ai parchi, alle serie televisive» ichiara Francesco Manfio «è concepita per creare prodotti educativi, didattici, culturali. Siamo convinti che con la cultura sia possibile creare molto lavoro. La realizzazione di “I Cuccioli e il Paese del Vento” ha coinvolto un centinaio di persone, tra tecnici e artisti. E di questo noi siamo molto orgogliosi».

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