Lavoro irregolare, pioggia di sanzioni nel Padovano: sospesi ristoranti, saloni e negozi

Controlli a tappeto del Nucleo ispettorato del lavoro: scoperti lavoratori in nero, violazioni sulla sicurezza e assenza di documentazione. Ammende per oltre 180 mila euro

 

Silvia Bergamin
Maxi blitz del Nil: sospesi ristoranti e negozi, scoperti lavoratori in nero
Maxi blitz del Nil: sospesi ristoranti e negozi, scoperti lavoratori in nero

 

Pioggia di sanzioni, sospensioni e irregolarità a raffica nel Padovano: i controlli a tappeto del Nucleo ispettorato del lavoro hanno fatto emergere un vero e proprio campionario di violazioni tra aziende, negozi e attività artigianali.

A finire sotto la lente, in particolare, è stato un ristorante dell’Alta padovana, dove sono emerse carenze pesanti in materia di sicurezza: mancava il piano di emergenza e evacuazione, non erano state effettuate le necessarie visite mediche per il personale e l’addestramento era completamente assente. Inevitabile il provvedimento di sospensione dell’attività. Ma non è finita qui.

Il blitz, avvenuto in sinergia con le stazioni dei carabinieri competenti per il territorio, ha toccato vari settori produttivi con esiti che parlano chiaro: 103.330 euro di ammende e oltre 80 mila euro di sanzioni amministrative. Un bilancio che testimonia una fotografia preoccupante del rispetto delle norme sul lavoro nella provincia.

A Vigonza, in un salone di bellezza, i militari hanno scoperto due lavoratori extracomunitari impiegati in nero e senza permesso di soggiorno. Anche in questo caso, oltre alla mancanza di formazione obbligatoria e visite sanitarie, è scattato il blocco immediato dell’attività.

Scenario analogo in una rivendita di frutta e verdura a Piove di Sacco: qui i lavoratori irregolari erano ancora due, anch’essi extracomunitari e senza documenti. Alla lista delle violazioni si aggiungono la mancata stesura del documento di valutazione dei rischi e l’assenza di percorsi formativi per la sicurezza. L’attività è stata sospesa.

Nella Bassa padovana, infine, un centro di assistenza sociale e residenziale è stato sanzionato per una lunga serie di omissioni: nessun aggiornamento del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, niente addetti alle emergenze e nessun piano formativo su primo soccorso e prevenzione incendi. Anche in questo caso, l’intervento dei militari ha imposto al titolare di mettersi in regola, con il peso di un verbale ricco di contestazioni.

I controlli del Nil proseguiranno nei prossimi giorni, puntando a stanare altre eventuali situazioni di irregolarità. L’obiettivo resta chiaro: riportare la legalità nei luoghi di lavoro e garantire standard minimi di sicurezza, troppo spesso trascurati o ignorati. 

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