Ecco i redditi dei politici: primo Carraro, sorpresa Venuleo

Massimo Carraro, patron della Morellato, è il “paperone”di Palazzo Moroni. Ostanel la più povera: dichiara 6mila euro. Cusumano e Pasqualetto studenti senza reddito
PD 27 aprile 2006 G.M. ..bandiera a mezzasta in Comune..(BARON) bandiera a mezzasta in Comune (BARON)
PD 27 aprile 2006 G.M. ..bandiera a mezzasta in Comune..(BARON) bandiera a mezzasta in Comune (BARON)

PADOVA. Con Massimo Carraro tra i banchi del consiglio comunale, non c’è dubbio su chi sia il più ricco tra i politici di palazzo Moroni. Anche se è leggermente calato rispetto al 2011, sull’ultimo dichiarazione dei redditi del numero uno della Morellato alla voce reddito imponibile dichiarato si legge 470mila euro. L’anno precedente ne aveva dichiarati circa 15mila in più. Dopo di lui un vuoto, perché per trovare il secondo classificato bisogna scendere a cifre come quelle che guadagna Mario Venuleo. Il dentista capogruppo della Lega in tre anni ha raddoppiato il reddito e nel 2012 ha aumentato il suo fatturato passando dai 101mila del 2011 ai 138mila, che sono più del doppio rispetto ai 65mila del 2009.

Consultando i dati relativi ai redditi dichiarati dai componenti della giunta e del consiglio comunale riferiti all’anno 2012, si scopre che c’è anche chi deve aver risentito della crisi economica, come il consigliere Udc Oreste Terranova. Dal 2009 al 2011 si era messo in tasca circa 190mila euro l’anno, mentre nel 2012 ha visto scendere i propri guadagni a 122mila euro. Il più ricco tra gli assessori rimane sempre il professore di matematica del Bo, Gianni Di Masi (Idv). L’assessore alla Casa si mette in tasca circa 10mila euro al mese, ossia 133.574 all’anno. Dietro di lui c’è l’attuale vice sindaco reggente Ivo Rossi, proprietario anche di un terzo di una barca a vela e di azioni (Enel, Telecom e Finmeccanica) con i suoi 115.585 euro (nel 2009 ne guadagnava circa 50mila), ma non bisogna sottovalutare il suo “nemico interno”, ossia l’assessore alla Cultura e candidato sindaco Andrea Colasio. Quasi 51mila euro dichiarati più un patrimonio immobiliare di due case a Padova, una a Noventa Padovana e tre a Siracusa. Non se la passa affatto male neanche l’assessore alle Politiche sociali Fabio Verlato. L’angiologo perde qualcosina, 5mila euro, rispetto al 2011 ma riferito ad un reddito di ben 95mila euro.

Benestanti anche Luisa Boldrin e Marco Carrai, entrambi avvocati. Le cifre scendono ma restano nella fascia alta, 66.569 la prima (che però in un anno ha visto abbassarsi di quasi 20mila euro il suo reddito) e 57.808 il secondo. Stipendi solo da assessori (49.700 euro) per Silvia Clai, Umberto Zampieri, Andrea Micalizzi e Claudio Piron. In fondo alla classifica Marina Mancin, entrata però in carica da neanche un anno, con i suoi 27.401 mila euro.

Passando al consiglio comunale, sopra i 100mila euro ci sono solo Carraro, Venuleo, Terranova e Beatrice Dalla Barba (dirigente medico pediatrico) che in quattro anni ha visto lievitare il suo conto in banca, dai 79mila euro del 2009 euro ai 113.375 dell’ultima dichiarazione. Dopo i professionisti come Giampiero Avruscio (Pdl) fresco di nomina a primario di Angiologia che nel 2012 ha dichiarato 95.303 euro a fronte dei 131mila del 2010, ci sono gli ex parlamentari in “pensione”. Milvia Boselli (Pd) e Mariella Mazzetto (Lega) hanno da anni un reddito stabile attorno agli 80mila euro. Sopra i 50mila euro anche Gianni Berno (53.648) e Paolo Guiotto (51.830), appena sotto Daniela Ruffini (49.758). Appena 6.600 euro per l’ex Sel Elena Ostanel. Ma c’è anche chi, come Roberto Cruciato è a credito d’imposta, mentre Vincenzo Cusumano e Carlo Pasqualetto sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova