Edificio nel degrado, gli studenti occupano il Duca degli Abruzzi

PADOVA. Degrado delle strutture, sovraffollamento delle aule, una palestra dove piove acqua ad ogni temporale e il declassamento di un titolo di studio, quello di perito agrario, da quest’anno ridotto a semplice titolo tecnico, hanno spinto gli studenti dell’istituto Duca degli Abruzzi a Brusegana ad un’occupazione fuori dai canoni classici dell’agitazione natalizia. D’altronde, non è la prima volta che l’istituto si vede alle prese con le proteste degli studenti.
Ad una situazione resa ancora più difficile dalla precarietà degli insegnanti, alle volte sostituiti in corso d’anno, si aggiunge adesso il rischio, per l’anno prossimo, di fare lezione addirittura in due container, già adibiti in passato a spogliatoi della palestra.
«All’assemblea straordinaria che abbiamo organizzato ieri mattina, solo una classe ha ritenuto di votare contro l’occupazione e noi ci siamo visti obbligati a dichiarare lo stato di agitazione – spiega Davide Pinaffo, rappresentante degli studenti assieme ad Andrea Porcellato e Giacomo Niero. – i problemi che dobbiamo affrontare quotidianamente in classe sono sentiti da tutti e speriamo che quest’occupazione possa dare una spinta per risolvere velocemente le questioni più urgenti: qualcuno deve cominciare a occuparsi seriamente di noi».
Una struttura rinomata quella dell’ITAS Duca degli Abruzzi e del professionale San Benedetto da Norcia di via Cave, due istituti tra i più antichi d’Italia i cui laboratori didattici sembrano portare sempre più famiglie a orientare i propri figli verso questo tipo di formazione.
«L’anno scorso sono uscite otto quinte e sono entrate ben 14 prime – spiega Anna Bottaro, la dirigente scolastica dei due istituti. – è un trend che è iniziato già un paio di anni fa e che ci rende orgogliosi dell’eccellenza che ancora siamo in grado di offrire. Capisco comunque solo in parte la protesta degli studenti. È vero che c’è bisogno di manutenzione della struttura edilizia ma è vero anche che ho ricevuto personali rassicurazioni dalla provincia di Padova perché i lavori vengano svolti con celerità e questo gli studenti lo sanno. Nel frattempo a gennaio inaugureremo il nuovo caseificio, la nuova stalla e i nostri laboratori sono tutti in funzione. La precarietà dei docenti è un problema che sentiamo anche noi e il disagio che in nostri studenti sentono circa al modifica del titolo di studio è comprensibile ma il diploma è ancora molto spendibile e la scelta dei tempi della protesta, così vicino alla fine del quadrimestre, rischia di penalizzare gli studenti stessi».
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