Elettricista di Monselice si toglie la vita in azienda

Pierpaolo Boetto, titolare della Cge, trovato senza vita nel capannone di Battaglia. Un giallo la sua morte: sembrano esclusi sia problemi di lavoro che sentimentali
BELLUCO RECUPERO FOTO PIERPAOLO BOETTO
BELLUCO RECUPERO FOTO PIERPAOLO BOETTO

BATTAGLIA. Il corpo di un giovane artigiano è stato rinvenuto privo di vita nella sua azienda dalla segretaria nel primo pomeriggio. Pierpaolo Boetto, 39 anni, elettricista, residente a Monselice, era il titolare della Cge (via Grimani 1) in zona artigianale di Battaglia. L’impiegata è rientrata poco dopo le 14,30 e ha visto le chiavi dell’auto e il cellulare di Boetto sul tavolo. Pensava che il titolare fosse uscito un attimo. Dopo una mezzora però ha visto il corpo dell’uomo appeso alla scala interna allo stabilimento. Resasi conto che non c’era più nulla da fare ha allertato i carabinieri. Sul posto è arrivato anche l’assessore Alfredo Bedin. Allibito il sindaco Daniele Donà. Si ignorano i motivi che hanno spinto Boetto al suicidio. Proprio in questi giorni stava assumendo il terzo dipendente e non sembra che potessero esserci a monte problemi economici o sentimentali. Su questo giallo tentano ora di far luce le indagini dei carabinieri.

Pierpaolo Boetto viveva a Monselice in via Valli, quartiere Carmine, con i genitori. Da vent'anni era fidanzato con Rossana Zanin, coetanea del Conselvano. L’artigiano era molto conosciuto nel Monselicense, anche perché la sua azienda aveva ottenuto un appalto per la manutenzione delle strutture comunali. La Cge aveva sede in via Donatori di sangue ed era in espansione.Lo stesso Boetto aveva condiviso con amici e colleghi il buon periodo di lavoro. «Ci eravamo visti venerdì per lavoro e mi pareva più che tranquillo», ricorda Andrea Tasinato, assessore ai lavori pubblici, assieme al sindaco Francesco Lunghi.

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