Elude i domiciliari attirato dal rock

 SOLESINO.
Avrebbe dovuto essere agli arresti domiciliari e invece era alla festa della birra di Arteselle. E' stata probabilmente la passione per la musica rock a incastrare Gianni Malachin, 37 anni di Solesino. L'uomo è stato pescato l'altra sera alla «Beer Fest» della frazione solesinese, nella serata in cui si esibivano i No Speech, rock band di fama nazionale. Peccato che Malachin fosse oggetto di un provvedimento di resitrizione della libertà che gli imponeva di essere tra le mura di casa per tutta la notte.  A gennaio il trentasettenne era stato arrestato in un hotel a Montegrotto: in quell'occasione, l'arresto era avvenuto mentre Malachin era a godersi attimi di relax in piscina. L'uomo era finito in manette per il furto di una Golf, rubata qualche mese prima nel Ferrarese. Il ladro era stato smascherato dal titolare dell'albergo, che su Malachin nutriva qualche sospetto e che aveva dunque chiesto il controllo della targa del suo veicolo parcheggiato all'ingresso dell'hotel. L'auto era risultata rubata.  Per quel reato, Malachin aveva l'obbligo di risiedere a Solesino e soprattutto di rimanere ogni giorno nell'abitazione di via Casa Comunale dalle 22 alle 7. Mercoledì notte, all'1, i carabinieri di Solesino hanno però notato il suo volto tra le persone accorse ad Arteselle per lo spettacolo dei No Speech.  Forse il trentasettenne non ha resistito all'invito della musica rock e si è concesso il lusso di uscire di casa. Malachin si è pure accorto di essere stato visto, e ha tentato la fuga a piedi, approfittando della folla. E' stato fermato e arrestato a pochi metri dallo stand gastronomico. Ieri è stato portato in carcere a Padova e processato con rito direttissimo. E' stato condannato a un anno e 4 mesi di reclusione. (n.c.)

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