Emergenza maltempo nella Bassa: sottopassi allagati e comuni isolati

ESTE. La Bassa Padovana è piegata dal maltempo. Interi comuni sono finiti sott’acqua, numerose strade sono impraticabili. Colpa di una intensa perturbazione che ha portato diverse ore di pioggia continua e di un sistema idrogeologico che è ormai fragilissimo.
Stato di allarme per i comuni sul Fratta. Il Centro Funzionale Decentrato della protezione civile del Veneto ha dichiarato lo stato di allarme per rischio idraulico per i comuni sull’asta del fiume Fratta, che scorre nella Bassa Padovana, nei giorni scorsi flagellata dal maltempo.
La Protezione civicle ha anche mantenuto lo stato di pre-allarme per alcune altre aree del Veneto: Vene-D (Po, Fissero – Tartaro – Canalbianco e Basso Adige) e Vene-E (Basso Brenta –Bacchiglione). Ed anche lo stato di attenzione in tutte le altre aree della regione.
"Le precipitazioni attese potrebbero provocare locali criticità dovute alla difficoltà di smaltimento delle acque lungo la rete fognaria e di bonifica e innalzamenti dei livelli idrometrici lungo la rete idrografica minore e principale, in particolare dei bacini afferenti all’area pedemontana. Questa eventualità potrebbe ridurre o limitare la capacità di smaltimento degli impianti idrovori, aggravando le situazioni di sofferenza già in atto nella zona della bassa padovana relativamente al bacino del Fratta", spiega la note della Protezione civile.
Aggiornamento della situazione alle 13. Oltre ai disagi patiti dall’Estense, oggi le problematiche maggiori arrivano dall’area Megliadina. Santa Margherita d’Adige è l’epicentro dell’emergenza in questo territorio: la frazione Taglie, in particolare, è quasi irraggiungibile se non con suv e mezzi agricoli. Numerose le famiglie isolate e altrettante le strade chiuse, a partire da via Risorta, via XXVIII Aprile e via Canareggio. Sono un centinaio le famiglie con l’acqua fuori di casa e una ventina quelle che registrano allagamenti dentro l’abitazione.
Da ieri notte lavorano incessantemente i volontari della Protezione civile (il cui quartier generale è fissato nel municipio del capoluogo) e gli amministratori guidati dal sindaco Giancarlo Gusella. In questi minuti è attesa anche la visita di Barbara Degani, sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, che ha già visitato le zona di Solesino, Sant’Elena e Villa Estense. L’esondazione del Vampadore a Megliadino San Vitale ha inoltre richiesto la chiusura delle vie limitrofe allo scolo: via Catene, via Sei Martiri, via Vascon. Anche qui numerose famiglie sono difficilmente raggiungibili.
Raccolta differenziata sospesa. A causa del maltempo che, in queste ore, sta imperversando nella bassa padovana, oggi la raccolta differenziata porta a porta potrebbe non essere garantita nelle seguenti zone: - Monselice (zona San Cosma) - Granze - Sant'Elena, le seguenti vie: Bosco, Manara, XXV Aprile, Gasparolo, Canton, Armentare, Madonnetta, Casette Saltare, Gasparolo - Ospedaletto Euganeo (zone periferiche) - Este (zone Deserto verso Pra, Schiavonia e Motta). Eventuali aggiornamenti sulla situazione, saranno disponibili nell'home del sito www.pdtre.it
Quattro famiglie messe in salvo dai Vigili del fuoco. Quattro famiglie rimaste isolate dall'acqua nelle loro abitazioni sono state recuperate e messe in salvo stamane dai vigili del fuoco di Padova. Le persone sono state raggiunte con gommoni e mezzi anfibi, gli unici in grado di avvicinarsi alla casa, in via Cavallino ed in via Bassa, accerchiate da oltre un metro d'acqua, dopo le piogge torrenziali scaricatesi sulla zona nel corso della notte. Altre persone isolate nelle loro abitazioni sono state soccorse nella zona di Villa Estense, sempre nella bassa padovana.
La zona è sorvolata da un elicottero del reparto volo di Bologna, che consente ai funzionari dei vigili del fuoco di valutare dall'alto l'esatta situazione dei danni del maltempo. Sul posto stanno operando oltre 50 vigili del fuoco di Padova, che hanno allestito a Monselice un comando avanzato. Sta operando anche con personale specializzato Saf (speleo alpino fluviale) oltre ai mezzi anfibi e gommoni e idrovore giunti in supporto da tutti i comandi del Veneto. Una squadra del comando padovano, assieme a personale della protezione ciivile, sta verificando uno smottamento in località Rivadolmo, nel comune di Baone. Sono stati già eseguiti oltre 100 interventi principalmente per soccorso a persone bloccate in casa e automezzi fermi nei sottopassi allagati.
Agricoltura, la Cia chiede lo stato di calamità. I terreni agricoli della Bassa Padovana sono andati letteralmente sott’acqua, e dei 4.300 ettari coltivati a mais e granoturco, il 60% è stato irrimediabilmente rovinato, per un totale di 2 milioni di euro di danni. I campi seminati a mais sono, infatti, andati distrutti, e gli agricoltori dovranno sobbarcarsi l’onere di portare a termine una seconda semina, mentre il grano è andato marcito, per un totale di 800 ettari completamente deteriorati dall’acqua. Una situazione drammatica che ha spinto la Confederazione Italiana Agricoltori di Padova a chiedere la dichiarazione di stato di calamità alla Regione: “Le due giornate del 27 e 28 aprile hanno messo, ancora una volta, a dura prova la resistenza del mondo agricolo locale – dichiara il Direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini – Per questo, proprio questa mattina abbiamo chiesto ad Avepa un sopralluogo per delimitare le aree danneggiate e, tramite la stessa Agenzia, chiedere alla Regione Veneto lo stato di calamità, come previsto dalla legge quando il danno sia superiore al 30%”.
Gli aggiornamenti della mattinata. La situazione rimane difficile perché l'acqua ha defluito pochissimo. Quella che si è accumulata ieri è rimasta quasi agli stessi livelli. Oltre alla zona sud di Este, a Sant'Elena, Solesino, Carceri, Stanghella, Villa Estense e Granze, si aggiungono anche altri comuni in difficoltà verso il Montagnanese, come Santa Margherita d'Adige. Famiglie bloccate in casa in particolare nella frazione di Taglie.
Famiglie sfollate a Carceri. Ci sono 4 famiglie di anziani sfollati in via Gorne a Carceri. Nel comune della Bassa sono chiuse la provinciale 100 via Braggio e anche: via Chiesa, via Gorne, via Sabbionara, via Cancello e via Borellara.
Sottopassi chiusi a Sant'Elena e Solesino. Restano chiusi tutti i sottopassi a Sant'Elena, eccetto quello in direzione Schiavonia. A Solesino è ancora chiusa via Ceresara. Presenta alcuni tratti allagati la strada provinciale 42 tra Sant'Elena e Solesino.
La situazione a Villa Estense. Chiusa la scuola dell'infanzia e la materna di via Roma a Villa Estense. Sono chiuse la provinciale 15 in via Arzaron e la provinciale 41 nella zona artigianale. Restano chiuse anche via Arboncelli, via Grompa di sotto e di sopra, via Fornasette di sotto e di sopra, via Borella, via Stradone Valgrande e via Marzare.
Strade chiuse a Ponso. Ecco le strade chiuse a Ponso: via Calmana, via Carazzea, via Santi, via Segalana, via Chiesa di Ponso e via Chiesa di Bresega.
Canale tracimato a Santa Margherita d'Adige. A Santa Margherita resta allagata via Canareggio. E' tracimato il canale Vampadore in località Botte di Megliadino ma non ci sono abitazioni a rischio.
Le difficoltà a Este. A Este non si riesce a circolare nella zona artigianale lungo tutta via Callido (l’acqua tocca i 20 centimetri), attraverso i sottopassi (quasi impercorribile quello di Pra’ e pure quello di via Callido) e nelle frazione. Pra’ e Deserto, soprattutto, registrano più di qualche famiglia isolata.
Non va meglio nei Comuni limitrofi: a Carceri, dove il sindaco Tiberio Businaro sta intervenendo con i tecnici municipali in via Chiesa, e ancora a Sant’Elena: «I nostri tre sottopassi sono completamente sommersi. I vigili del fuoco hanno recuperato anche una macchina rimasta bloccata nella pancia del sottopassaggio» conferma il sindaco Emanuele Barbetta »Abbiamo decine di segnalazioni dalle famiglie e non sappiamo come provvedere». Gli amministratori comunali chiedono un intervento immediato da parte della Provincia.
Situazione critica a Pra di Este. L’intera fetta sud di Este è diventata già nel primo pomeriggio un grande lago, dove strade, fossi e cortili formavano un unico specchio d’acqua. I primi seri problemi sono arrivati con l’allagamento dei sottopassi di via Pra’ e di via Ferro, che di fatto hanno limitato notevolmente il collegamento tra il centro cittadino e la zona di Deserto e di Pra’. Quasi impraticabile è diventata anche la zona industriale (soprattutto in via Callido) e parte della regionale 10, soprattutto all’altezza dei nuovi incroci davanti a Famila ed Extense. Intere vie sono state ricoperte d’acqua, come via Belle e via Ca’ Manzoni, suscitando l’ira dei residenti che da anni reclamano interventi per evitare allagamenti come quelli di queste ore. In zona Unità d’Italia numerose case sono finite sotto dieci centimetri di acqua. Le segnalazioni arrivate a Comune e forze dell’ordine non si contano: oltre ai danni è stato necessario anche rassicurare le molte famiglie toccate dal maltempo.
Ma è sulla frazione Pra’ che l’emergenza ha avuto il suo culmine: qui si sono riversati gran parte dei soccorsi, dai vigili del fuoco di Este ed Abano Terme fino ai volontari della Protezione civile. Quasi tutte le abitazioni della frazione sono state raggiunte dall’acqua, tanto che per raggiungere le varie famiglie è stato necessario l’uso di mezzi anfibi.
Famiglie sfollate a Carceri. Molto peggio è andata a Carceri, dove sono state chiuse al traffico strade come via Roin Sesto, via Braggio, via Gorne. Il sindaco Tiberio Businaro ha dichiarato lo stato di calamità e ha ordinato la chiusura del municipio per la giornata di oggi. Più di qualche famiglia (quattro nuclei a ieri sera) è stata fatta evacuare dalla propria abitazione: per qualche giorno saranno ospitati negli alberghi della zona.
Solesino: situazione difficile. La situazione a Solesino, comune di circa 7.200 abitanti, è a dir poco critica, a seguito del maltempo che imperversa da ore. "Dal primo pomeriggio ho effettuato un sopralluogo per il paese, e le vie più colpite sono via Spin, via Rizzo, via Sarpi, via Emilia, dove l’intera strada è coperta dall’acqua e diversi garage e piani terra di abitazioni sono completamente allagati - sottolinea il consigliere comunale Matteo Pegoraro - Critica anche la situazione in periferia, nella frazione Valli Pianta/Pisana, divisa tra i comuni di Solesino e Stanghella dove sta per straripare il canale Scantarella che costeggia l’acquedotto di Solesino. Allagamenti sono stati segnalati anche in Via Mazzini, via Assisi, via Gioberti, via XX Settembre, via Carpanedo, via Verga, via Broglio, via Garibaldi, via Verdi".
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