Emergenze abitative Il Comune firma i contratti d’affitto

ALBIGNASEGO. Le emergenze abitative risolte grazie agli appartamenti sfitti privati: l’assessore Enrico Bado ha approntato un progetto originale e innovativo, di collaborazione con i proprietari di immobili vuoti. Il contratto viene stipulato direttamente con il Comune, che garantisce pertanto la continuità dei pagamenti delle mensilità, e in cambio il proprietario viene totalmente esonerato dal pagamento della Tasi. «Siamo di fronte a casi di vera emergenza», spiega l’assessore Bado «con persone giunte ormai allo sfratto esecutivo, praticamente in mezzo alla strada. I casi più urgenti da risolvere erano almeno sei e siccome Ater non ha più alloggi disponibili né intende investire ad Albignasego nuove risorse in tempi brevi, siamo ricorsi a una soluzione diversa, coinvolgendo i privati». Con la collaborazione e consulenza del dottor Paolo Richter Mapelli Mozzi, responsabile del Servizi demografici comunali, è stato istituito un bando, con il quale si cercano proprietari di immobili vuoti, da mettere a disposizione dell’ente. «Siamo così riusciti a firmare ieri i primi due contratti per altrettanti nuclei familiari», racconta l’assessore, «riuscendo a trovare sistemazione in due condomini a Sant’Agostino a un’anziana, che vive con una pensione di 600 euro e che non riusciva a far fronte ai 450 euro di affitto, e a una madre single, entrambe italiane e seguite dai nostri Servizi sociali. Persone quindi che conosciamo e per le quali garantiamo. Entrambe ci corrisponderanno parte dell’affitto, in base ai loro redditi». Ecco allora che un centinaio di euro al mese diventano una spesa maggiormente sostenibile, oltre alla garanzia e alla serenità di avere un tetto sopra la testa.
I proprietari di case sfitte, o i costruttori di immobili ancora invenduti, stipuleranno col Comune un contratto a canone di affitto concordato, sul quale pagare l’imposta “cedolare secca” del 10%, oltre all’azzeramento della Tasi per la seconda casa che, ad Albignasego, raggiunge l’aliquota del 10 per mille. «Invitiamo quindi i proprietari di immobili a contattare il Comune», conclude Bado, «anche perché sono di prossima esecuzione almeno quattro sfratti, che comprendono un’altra madre sola e una coppia anziana».
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