Epifania nel segno della tradizione: bruciano decine di «vecie»

PADOVA. Cioccolata calda, vin brulè, dolciumi e calzette, ed ovviamente il tradizionale falò sono gli elementi che accomunano le tante manifestazione a Padova e provincia nel giorno dell’Epifania. Tradizione vuole che si accenda il grande falò in Prato della Valle, che simboleggia la fine delle festività. La manifestazione per i bambini è cominciata con la distribuzione delle calzette ed è proseguita con momenti d'intrattenimento musicale con il Piccolo Coro e il Daigo Choir, il teatro di strada poetico di Alto Livello e le risate assicurate da Sblattero e Palotto.
A Granze, rione di Camin, la Befana si è incontrata nella scuola e si è lasciata interrogare dai bambini. Alla Guizza e a Voltabarozzo c’è stata anche la befana del Quartiere 4. Sempre i bambini protagonisti della rappresentazione teatrale proposta in piazza ad Arquà Petrarca, seguita dalla distribuzione delle calzette. Falò della vecia anche a Ponso e nella frazione di Bresega, con la distribuazione delle calzette. All’auditorium di Trebaseleghe la “Formigheta”, rappresentazione di teatro/cabaret, mentre alle 14.30 a San Giorgio in Bosco è andata in scena “La gabbianella ed il gatto”.
Dolciumi, falò della Befana che arriva in pony anche a Lobia di Persegara, mentre a Paviola la vecchietta è arrivata in carretto. A Camposampiero è stato organizzato il concerto delle corali cittadine ai Santuari Antoniani. Alla chiesa di Villalta di Gazzo l’esibizione del coro “I du muini” che accompagnano l’arrivo dei Re Magi e di ben due Befane munite di carro e calzette da distribuire. Epifania “sportiva” a Cartura con la 33esima “fiacoeada dea striga", corsa non competitiva.
Sfilano i Re Magi a Montagnana. A Noventa Padovana gran falò della Befana con i Re Magi che arrivano a cavallo e per finire i fuochi d’artificio. A Battaglia Terme le befane arrivano dall’acqua, mentre a Ponte San Nicolò il pomeriggio ha offerto cioccolata, falò e la possibilità di fare un giro a cavallo. Si festeggia anche nelle parrocchie di Roncaglia, Rio, San Leopoldo Mandic. Ad Agna l’arrivo della befana con la gerla, e la distribuzione delle calzette ai bambini. Ad Abano le befane hanno dato appuntamento ai bambini a Monteortone: c’è la tombola al Palazzetto polivalente.
Doppia festa a Villanova di Camposampiero, che festeggia sia a Murelle, con falò, calzette e lotteria al palatenda, che a Mussolini con dolci, calze e fuochi d’artificio. Falò, il tradizionale rogo “dea vecia” con dolci non sono mancati nel pomeriggio ad Albignasego in piazza del Donatore, a palazzo Papafava di Arre, al palasport di via Colombo a Casalserugo, a Castelbaldo, all’ex Fucina Code di Galliera Veneta, nelle piazze di Galzignano Terme, Granze, Limena, Piove di Sacco, Pontelongo, Saletto di Montagnana, Saccolongo, San Giorgio delle Pertiche, Santa Giustina in Colle, Selvazzano Dentro, Stanghella, Terrassa Padovana, Urbana, Vescovana e Vigonza.
Calze, cioccolata e vin brulè a Baone, Carmignano, Cercarese Santa Croce, Curtarolo, Due Carrare, Legnaro, Maserà, Massanzago, Merlara, Piacenza d’Adige, San Martino di Lupari, Tombolo, Torreglia, Veggiano, Vigodarzere, Villa Estense e Villafranca Padovana.
Le particolari condizioni meteo, con l’alta pressione, ha provocato però il «ristagnare» dei fumi dei roghi, inquinando l’aria di tutto il territorio.
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