Esplode la protesta degli ospiti della «Residenza Parco del Sole»

 
TERRANEGRA.
«Pago 2100 euro di retta più l'integrazione della Regione e in 8 mesi mi hanno sbagliato la terapia tre volte: devo ringraziare la mia lucidità se me ne sono accorta in tempo». Questo è solo l'inizio della protesta che si è abbattuta sulla Residenza Parco del Sole (in foto) di via Boccaccio. Capofila della piccola rivoluzione Elisa D'Este, quasi 83 anni portati benissimo e una favella da fare invidia ad un'oratrice. La coraggiosa nonna punta il dito contro la gestione, la cooperativa Codess: «il personale è insufficiente e cambia di continuo - tuona - domenica scorsa siamo stati tutto il giorno, fino all'indomani mattina, senza acqua con gli scarichi intasati e l'impossibilità di lavarsi nonostante molti di noi abbiano ferite da decubito. Del resto la stessa pulizia lascia molto a desiderare: una signora deve fare un reparto in 4 ore, che significa 22 stanze con rispettivi bagni, la sala da pranzo, i corridoi e la sala infermieri. L'antenna della tv nell'ultimo mese funziona a singhiozzo: per persone anziane in una casa di riposo diventa un'amica e una consolazione, che manchi significa molto».  Poi c'è il capitolo menù, quest'ultimo infiamma più di un ospite: «negli ultimi 8 mesi ho visto un solo uovo sodo - rincara la nonna - in compenso tutti i santi giorni, a pranzo ed a cena, mi compaiono davanti pollo e tacchino, tacchino e pollo. Ceniamo alle 19 e facciamo poi colazione alle 9-9.30, con 14 ore di digiuno continuate». La struttura si difende e mette sul tavolo lettere di ringraziamento di ospiti e familiari.  Il personale, a cominciare dal capo-infermieri, a mensa ci mangiano e raccontano di un menù molto diverso che offre salcicce e prosciutto e che è appeso in ogni piano. Il direttore della struttura, Stefano Roncato, nell'ultima assemblea ospiti-familiari ha nominato ad honorem la signora Elisa portavoce degli anziani. «Ogni struttura può e deve migliorare - spiega -. Oggi sono 150 i posti occupati e l'organizzazione segue alla lettera la legge regionale. Voglio precisare che non è stata sbagliata nessuna terapia. Siamo una struttura che ha puntato sulla professionalità degli italiani e che vantiamo numerosi riconoscimenti». (e.sci.)

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