Estorsione al macellaio Cancelli resta in carcere
Resta in carcere Andrea Cancelli, 39 anni, della famiglia sinti dei Cancelli, originario di Monselice e residente a Montà, finito in manette il 23 aprile scorso quando i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Mestre gli hanno teso una trappola mentre incassava il “pizzo” da un macellaio, 50 chilogrammi di carne confezionata e la dazione di mille euro in contanti. Convalidato il provvedimento restrittivo, il gip Cristina Cavaggion ha applicato la misura di custodia cautelare in carcere sollecitata dal pm Federica Baccaglini titolare dell’inchiesta. Cancelli (difeso dall’avvocato Franco Monteverde) ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il macellaio, con due negozi in città, era finito nel 2012 nella rete di Cancelli, gestore di un vero e proprio racket nei suoi confronti. Un racket che – secondo gli inquirenti – potrebbe coinvolgere altri commercianti spinti a tenere la bocca chiusa dalla paura. Come il macellaio che temeva per i figli: nel 2012 aveva deciso di pagare, poi a un certo punto Cancelli aveva preteso, oltre ai soldi, anche un tributo in natura a cadenza mensile.
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