Estorsione online dalla sua stessa mail «Paga o ti rovino»

«Ciao, come avrai notato, ti ho inviato un’email dal tuo account. Ciò significa che ne ho pieno accesso. Ti sto guardando da alcuni mesi». Inizia così l’inquietante email che un ragazzo padovano ha ricevuto nella sua casella di posta elettronica un paio di giorni fa. Un’email mandata dalla sua stessa casella di posta elettronica, come se fosse stato lui stesso a inviarsela, dove chi scrive, con le minacce, cerca di estorcere del denaro.
virus e minaccia
«Il fatto è che sei stato infettato da malware attraverso un sito per adulti che hai visitato. Se non hai familiarità con questo, ti spiegherò», prosegue l’email, che rivela quindi come un virus sia entrato nel computer del malcapitato e ora sia in grado di averne pieno accesso e controllo. «Ciò significa che posso vedere tutto sullo schermo, accendere la videocamera e il microfono. Ho anche accesso a tutti i tuoi contatti e la tua corrispondenza». Se già questo potrebbe bastare a creare uno stato di agitazione in chi riceve l’email, il vero e proprio ricatto arriva subito dopo: chi scrive il messaggio dice di avere “montato” un video in cui si vede che sta guardando un sito pornografico e minaccia di inviarlo a tutti i contatti e sui social. Quindi l’estorsione: «Se vuoi impedirlo trasferisci l’importo di 248 euro al mio indirizzo bitcoin. Dopo aver ricevuto il pagamento eliminerò il video e non mi sentirai più. Ti do 48 ore per pagare. Non appena aprirai questa lettera il timer funzionerà e riceverò una notifica».
la contromossa
Chi scrive avvisa che sporgere denuncia non serve poiché la mail non sarebbe tracciabile. E la chiusura: «Se scopro che avrai condiviso questo messaggio con qualcun altro, il video verrà immediatamente distribuito. Auguri». Il giovane, letta l’email l’ha immediatamente segnalata alla polizia postale. «Sono tranquillo perché so che questo video non può esistere per il semplice fatto che non mi appartengono certe modalità di comportamento. Mi inquieta il fatto che qualcuno possa utilizzare la mia email per mandare messaggi a mio nome». Purtroppo email di questo genere sembrano essere diventate la moda del momento nel campo dei reati online.
numerosi casi
«Negli ultimi due mesi c’è stato un boom di questi episodi», conferma Alessandra Belardini, dirigente del compartimento di polizia postale, «e non è facile risalire agli autori, spesso vere organizzazioni criminali. Di solito questi messaggi vengono inviati a chi si è iscritto, anche molto tempo prima, a siti che riescono a sottrarre dati personali che poi vengono riutilizzati. Bisogna stare attenti e denunciare sempre quando si verificano questi episodi». —
Alice Ferretti
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova