Etra, raddoppiato il depuratore

Investiti quattro milioni nell’ampliamento dell’impianto di Camposampiero

CAMPOSAMPIERO. Il depuratore di Camposampiero raddoppia la potenzialità portandola da 35 a 70 mila abitanti equivalenti. Un investimento di 4 milioni di euro, finanziati da Consiglio di Bacino Brenta e Regione Veneto su progetto di Etra.

In un precedente intervento, concluso nel 2005, il Centro di biotrattamento era stato messo in grado di effettuare in contemporanea i processi di depurazione delle acque reflue provenienti dalla rete fognaria per 35 mila abitanti e la lavorazione dei fanghi di trattamento e di altri rifiuti organici e scarti vegetali grazie a un impianto di digestione anaerobica, processo che produce da questi materiali energia termica da biogas ed elettrica, utilizzata per il funzionamento dell’impianto stesso. La portata ora raddoppia grazie a due nuove vasche fuori terra, un nuovo comparto con filtri a dischi e di disinfezione con raggi ultravioletti e l’attivazione della terza linea di ossidazione biologica.

«Il nuovo impianto permetterà di fare fronte non solo alla necessità di un territorio in continuo sviluppo, ma anche al trattamento di una quantità maggiore rifiuti organici», ha spiegato il sindaco di Camposampiero Katia Maccarrone, «La nuova configurazione assicura l’ottimale funzionamento anche in caso di aumento dei carichi di acque bianche provenienti da eventi meteorici eccezionali, grazie al potenziamento dei sollevamenti esistenti e a un ulteriore sollevamento d’emergenza che emetterà nel Muson dei Sassi solo acqua adeguatamente pretrattata. Un ulteriore anello nel più ampio sistema degli impianti di depurazione di Etra, che comprende impianti tecnologicamente all’avanguardia e vero modello di riferimento a livello italiano ed europeo, su cui continuiamo ad investire a salvaguardia del nostro ambiente». (g.a.)

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