Ex funzionario del Dap: "Ombra servizi su evasione Maniero"

PALERMO. L'ombra dei servizi segreti si addensa anche sulla fuga di Felice Maniero, leader della Mala del Brenta, dal carcere di Padova nel 1994. Una evasione eclatante quella di «faccia d'angelo», studiata a tavolino corrompendo anche una guardia penitenziaria, che entra nel processo sulla trattativa Stato-mafia con la deposizione di Salvatore Cirignotta, ex magistrato e funzionario del Dap, nonché manager dell'Asl di Palermo, rinviato nei giorni scorsi a giudizio per turbativa d'asta.
Cirignotta ha deposto nell'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. Era in servizio al Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria nel 1994. Il funzionamento del Dap in quegli anni e il mancato rinnovo del carcere duro a oltre 300 mafiosi proverebbe, secondo i pm, una concessione a Cosa nostra nell'ambito della trattativa. «Fu molto strana quella evasione - ha detto Cirignotta - e il fascicolo, che era molto scarno, mi fu chiesto dal colonnello Ragosa, che poi seppi faceva parte dei servizi. È una mia congettura, ma penso che i servizi potrebbero avere "contribuito" all'evasione di Maniero».
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