ExpoBici “scippato” a PadovaFiere l’ex ad e tre dipendenti a processo

Finisce a processo lo “scippo” di ExpoBici strappato a PadovaFiere. Il prossimo 25 settembre davanti al giudice monocratico di Padova, Chiara Bitozzi, siederanno sul banco degli imputati l’ex amministratore delegato di Padova Fiere Paolo Coin, 52 anni di Piove di Sacco, e l’ex addetta stampa Ivana Ruppi, 42 anni di Abano Terme, (per entrambi i legali Davide Gianella e Gianluca Masiero) sospettati di aver trasferito alla concorrente veronese il know-how della kermesse attraverso l’accesso abusivo al sistema informatico della società padovana. Sempre Coin, le collaboratrici Denise Muraro, 42enne originaria di Malo nel Vicentino ma con residenza a Padova, e Patrizia Piu, 39 anni di Padova (entrambe difese dall’avvocato Luca Motta) e il direttore commerciale di FieraVerona Diego Valsecchi, 45 anni di Verona (avvocato Apollinare Nicodemo) sono chiamati a rispondere di rivelazione di segreto professionale.
La citazione diretta a giudizio è stata firmata dal pubblico ministero della distrettuale Francesca Crupi (la procura distrettuale è competente per i reati di natura informatica) a conclusione di un’inchiesta avviata in seguito alla denuncia presentata alla fine del 2014 dai vertici di PadovaFiere che si costituirà parte civile tutelata dal penalista Piero Someda. Una denuncia che scatta quando, via Internet, nel calendario di VeronaFiere è divulgata la nuova rassegna denominata CosmoBike Show prevista (la prima edizione) dall'11 al 14 settembre 2015 e organizzata in collaborazione con Paolo Coin, definito ideatore e motore del progetto.
La guerra commerciale tra i due poli fieristici si trasforma in guerra giudiziaria. Secondo la società padovana la kermesse proposta nel capoluogo scaligero è un "copia e incolla" della manifestazione ExpoBici.
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