«Facce da maiali», gli animalisti rispondono con gli insulti

PADOVA. Ancora polemiche sulla pubblicità dell’agenzia investigativa con le «facce da maiali». Dopo la bocciatura del Comune, che ha segnalato le pubblicità tra quelle da rimuovere, adesso tocca al gruppo dei «100% animalisti» rispondere con una campagna di boicottaggio della campagna pubblicitaria. Il messaggio «appiccicato» sopra i cartelloni è offensivo nei confronti dei creativi che hanno ideato la pubblicità.
«Come è noto, la maggior parte del lavoro degli investigatori privati è costituito da monitoraggi relativi alle infedeltà di coppia. Ed ecco che i "geni" di questa agenzia non hanno trovato di meglio che raffigurare le teste di un uomo e di una donna, con la faccia di un maiale - spiegano gli animalisti - Dando così una valenza spregiativa a questi animali, già fin troppo vittime della crudeltà umana nella realtà. I maiali non tradiscono, non ingannano, non mentono: queste cose le fanno solo gli umani. Prendere un animale come simbolo di questi comportamenti, è una offesa nei confronti dell'animale. La pubblicità è brutta, banale, scontata, oltre che gratuitamente offensiva».
Nelle locandine degli animalisti sono raffigarati dei preservativi con la scritta: «Axerta investigazioni:oggi i vostri cappelli... domani le vostre teste»
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