Riecco le streghe all’ex Macello di Padova: scandali, misfatti e suggestioni di ieri e di oggi
Aperta in via Cornaro la mostra che è un viaggio immersivo attraverso mito, corpo, persecuzione e rinascita. Sarà visitabile fino al primo febbraio 2026

Si entra come in un rito, spostando un sipario rosso che introduce nella penombra: le grandi finestre schermate da immagini evocative attenuano la luce del giorno e le pareti scure guidano un percorso di forte suggestione tra ombra e conoscenza. Alla Cattedrale ex Macello di Padova la mostra “Stregherie. Iconografia, riti e simboli delle eretiche del sapere” invita a un viaggio immersivo dove la figura della strega si offre come archetipo mutevole: non più soltanto un fantasma del passato, ma un’immagine del presente, sospesa tra conoscenza, resistenza e desiderio di rinascita.
Dopo Monza e Bologna
Dopo il successo delle edizioni di Monza e Bologna, il progetto approda a Padova con un allestimento rinnovato, che introduce nuove sezioni e opere inedite, aperto fino al 1° febbraio 2026.
Curata dallo storico dell’arte e criminologo Andrea Pellegrino e prodotta da Vertigo Syndrome, la mostra si configura come un percorso simbolico articolato in nove portali che attraversa mito, corpo, persecuzione e rinascita.
Pittura, incisioni, oggetti rituali e testi esoterici prestati dal Museo della Stregoneria di Torino dialogano con suoni e luci in un impianto che privilegia la suggestione alla spiegazione.
Un’esperienza
Non un’esposizione tradizionale, ma un’esperienza che interroga la storia e la rappresentazione del femminile attraverso l’arte.
Tra le opere più significative spiccano quelle della Collezione Invernizzi, un corpus di incisioni dal XV al XIX secolo: le xilografie del Maestro del Virgilio di Grüninger aprono un itinerario che conduce ai bulini di Dürer e Baldung Grien, alle Sibille di Philip Galle, alle visioni di Rops e ai grotteschi di Goya. È un atlante dell’immaginario magico occidentale, dove si riflettono paure, desideri e ossessioni collettive: il corpo femminile come soglia tra visibile e invisibile, in tensione tra ragione e superstizione.
Nel cuore della Cattedrale, dove ganci e binari del vecchio macello restano sospesi a ricordare sacrifici più moderni, il percorso si fa scenografico.
La sala del processo del 1539 a Orsolina detta la Rossa ricostruisce con un intreccio di suoni e luci l’interrogatorio dell’Inquisizione di Modena che la costrinse, sotto tortura, a confessare i suoi presunti misfatti; la stanza del Libro delle Ombre, tra specchi e buio, invita i visitatori a lasciare un pensiero, trasformando la memoria in gesto simbolico.
Due ambienti di forte suggestione scenica, dove l’efficacia teatrale stempera la tensione storica in chiave contemporanea, senza sacrificare la solidità della ricerca che sostiene il progetto. Il percorso si chiude con la sala dedicata a Elisa Seitzinger, artista e illustratrice torinese che ha ideato due arazzi e cinque opere sulla “strega-artista”, con colori saturi e segni nitidi di un linguaggio personale e incisivo.
Le streghe del Lazzaretto
Prima, una sezione ricorda le streghe del Lazzaretto patavino e un’altra ripercorre la caccia nei domini della Serenissima, che filtrava le denunce e conteneva le persecuzioni, ma nelle aree più periferiche non riusciva a frenare accuse di riti satanici e corruzione dei bambini.
Dalla Serenissima alla provincia padovana, la linea del sospetto attraversa i secoli fino alla vicenda del processo di Pozzonovo del 1954, quando durante la guerra fredda un gruppo di giovani braccianti comunisti fu accusato degli stessi misfatti. Un epilogo che riporta la storia nel nostro tempo, ricordando quanto sottile resti il confine tra paura e potere.
Ad accompagnare la mostra, un calendario di incontri, conferenze, proiezioni e laboratori per adulti e bambini dedicati al tema delle “eretiche del sapere”, in dialogo tra arte, storia e contemporaneità. “Stregherie” è visitabile dal mercoledì alla domenica e nei festivi dalle 10.30 alle 19.30 e Vertigo Syndrome annuncia anche che visitatori che non resteranno soddisfatti potranno chiedere il rimborso integrale del biglietto (16 euro adulti, 6 euro under 12, gratuito per under 7). www.stregherie.it. —
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