Faida leghista Veronese espelle Giulia Marchioro

L’ex vicesindaco annuncia il suo passaggio all’opposizione dopo il siluramento in giunta Lei l’ha sostituito e non accetta   di scendere dal Carroccio
CESARO - 24/06/2016 - MONTAGNANA - CONSIGLIO COMUNALE.NELLA FOTO: VICE-SINDACO VERONESE BENIAMINO.PH ZANGIROLAMI
CESARO - 24/06/2016 - MONTAGNANA - CONSIGLIO COMUNALE.NELLA FOTO: VICE-SINDACO VERONESE BENIAMINO.PH ZANGIROLAMI

montagnana

Resa dei conti-bis in consiglio comunale a Montagnana. A un mese dal siluramento del vicesindaco leghista Beniamino Veronese da parte del primo cittadino forzista Loredana Borghesan, venerdì sera in consiglio comunale il vice ha servito alla maggioranza la sua risposta alla defenestrazione: Veronese ha prima comunicato il suo passaggio in minoranza, quindi ha annunciato l’espulsione di Giulia Marchioro dalla Lega. Non solo dal gruppo consigliare, stando alle parole di Veronese. Ma andiamo con ordine: all’indomani del voto regionale, la Borghesan aveva tolto la carica di vicesindaco a Veronese, reo di aver danneggiato la stessa Borghesan - candidata per Forza Italia - durante la campagna elettorale. La delega è stata attribuita a Giulia Marchioro, l’altra leghista eletta in consiglio comunale con Veronese. Venerdì, all’annunciato passaggio in minoranza, Veronese ha anche spiegato che «d’ora in poi il gruppo consigliere Lega Nord sarà rappresentato solo da me, poiché la Marchioro ha preferito la poltrona rispetto alle indicazioni del partito di passare in opposizione. Lei, che era entrata in giunta grazie alla Lega e agli accordi presi con gli altri partiti». Da qui la conclusione: «È chiaro che la neo vicesindaco non fa più parte della Lega». E non solo nell’assemblea montagnanese, ma dal movimento stesso, come specifica lo stesso Veronese: «La sezione Lega di Montagnana ha deciso e il direttorio provinciale ha avallato la decisione di sezione». Dal canto suo, sempre in consiglio, la Marchioro ha affermato di non condividere il passaggio in minoranza dell’ex collegio di giunta e di non ritenersi fuori dal partito. Già la Borghesan aveva sottolineato di aver rotto i legami con il suo ex vice, non certamente con la Lega. Da qui la carica di vice attribuita a un esponente di partito. —

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