Fallita anche la Star Recycling

CONSELVE. Con il fallimento della Star Recycling decretato nei giorni scorsi dal tribunale di Padova si conclude la parabola delle società di servizi ambientali legate a Trasporti Ecologici, l’azienda nata con grandi ambizioni negli anni Novanta per volontà di alcuni imprenditori e amministratori locali e travolta dallo scandalo Cosecon.
La sentenza di fallimento della Star Recycling segue di quasi un anno quella del Centro di riciclo di Monselice. L’effetto domino era iniziato nel 2010 con il crollo della Trasporti Ecologici. Anche la Star Recycling era rappresentata dal vicentino Samuel Giovanni Piazza.
Da tempo l’azienda, con sede in zona industriale a Padova, era inattiva e non si occupava più del recupero dei rifiuti. Ora la sezione fallimentare ha nominato giudice delegato Caterina Zambotto e curatore il padovano Gabriele Bordin. Fissato all’8 febbraio 2013 l’esame dello stato passivo. Le società del settore ambiente sono state legate a doppio filo perché amministrate dalla famiglia Andolfo - Bertin di Monselice e partecipate da numerosi Comuni del territorio, poi vendute alla Cosecon fra mille polemiche una decina d’anni fa. Hanno fatto notizia soprattutto per i generosi gettoni di presenza ed emolumenti riconosciuti agli amministratori, fra i quali anche alcuni ex sindaci del territorio. L’operazione finì al centro di un’inchiesta giudiziaria che si concluse l’anno scorso con l’assoluzione di tutti gli imputati, ma ebbe l’effetto di un terremoto politico. Trasporti Ecologici, Centro Riciclo Monselice e Star Recycling, dopo essere temporaneamente tornate nelle mani di Andolfo, passarono sotto il controllo del gruppo vicentino Stabila, che aveva scommesso sul rilancio. L’operazione, invece, si trasformò in un bagno di sangue con perdite milionarie e ulteriori polemiche.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova