Fallito il piano per Borgo Sole All’asta beni per 3,5 milioni

Il Tribunale ha pubblicato l’avviso di vendita per l’esecuzione immobiliare  Il pezzo pregiato riguarda l’area di 15 mila mq davanti all’Agenzia delle Entrate
foto Ferrari per Poletto, abbattimento della torre dell'ex mangimmificio a Cittadella
foto Ferrari per Poletto, abbattimento della torre dell'ex mangimmificio a Cittadella

CITTADELLA

Doveva essere una delle operazioni immobiliari di successo per Borgo Padova, ma speranze e ambizioni sono state tradite dalla realtà, fatta di crisi dell’edilizia e di un progetto che non ha trovato mercato. E così il complesso del Borgo Sole, a Cittadella, a poco lontano dalle storiche mura, mette all’asta immobili per un valore complessivo di quasi 3 milioni e mezzo di euro.



Il Tribunale di Padova ha pubblicato l’avviso di vendita per l’esecuzione immobiliare per recuperare i crediti vantati nei confronti della società proprietaria dei beni. Il professionista delegato dall’autorità giudiziaria andrà a vedere le offerte il prossimo 25 settembre, alle 14, alla Pageg di via Giovanni Berchet a Padova. Alla vendita senza incanto sono finiti sei appartamenti, tre uffici, due negozi e l’area da 15. 676 metri quadrati sulla quale si sarebbe dovuti edificare i 25.885 metri cubi di un nuovo complesso direzionale e commerciale: si tratta dello spazio che si trova di fronte alla sede cittadellese dell’Agenzia delle Entrate. Le dieci strutture viaggiano tra i 270 mila e i 96 mila euro, e sono ammesse anche offerte ridotte, fino al 75% del prezzo base; il “pezzo pregiato” è l’area di oltre 15 mila metri, stimata qualcosa come 2 milioni e 70 mila euro. Giusto 13 anni fa venne abbattuto l’ex mangimificio che sorgeva in quello spazio: l’evento suscitò attenzione e venne celebrato con tutti i crismi, si era al secondo anno del primo mandato da sindaco di Massimo Bitonci.



Il settore delle costruzioni viveva ancora un momento brillante e allora – con 30 chili di gelatina di dinamite e 200 detonatori – si abbatté la struttura industriale ricavando 4 mila metri cubi di macerie; i detriti vennero poi utilizzati per il fondo stradale della tangenziale di Limena.

Lo spazio venne liberato e la prospettiva era quella di erigere la terza torre del Sole. Poi tutto si è fermato e quello spazio è rimasto inedificato.

La notizia dell’incanto ha fatto il giro della città, senza suscitare eccessive sorprese, prevale un sentimento di rassegnazione. Più di qualcuno osserva che «gradualmente chi aveva creduto nel progetto si è sfilato e la società proprietaria degli immobili è fallita».



Il complesso – progettato dal prestigioso architetto Paolo Portoghesi – ha ricostruito una “parte di città” ispirata ai caratteri del borgo italiano. C’era la grande firma, ma non è bastato.

«Ha sempre fatto fatica a decollare come zona, probabilmente è un’operazione più adatta ad una grande realtà urbana che a Cittadella, il Borgo Sole è sempre stato fuori contesto, per certi versi è anche un pugno nell’occhio».

C’è amarezza: «Un po’di respiro è stato dato dalla presenza di Confindustria, dell’Unione Provinciale Artigiani, della Romano Medica, ma non è bastato». —



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