Fanoli e Meucci decisi a gestire l'occupazione Caro, oggi l'assemblea

SCUOLE OCCUPATE. Gli studenti in auto-gestione al Fanoli e, a sinistra, i loro «colleghi» al Meucci
SCUOLE OCCUPATE. Gli studenti in auto-gestione al Fanoli e, a sinistra, i loro «colleghi» al Meucci
 
CITTADELLA.
Le notti dell'occupazione, le notti che non dimenticheranno mai. Non si ferma la protesta all'ombra delle mura: dopo la manifestazione di giovedì resta alta la volontà dei ragazzi di gridare la propria "voglia di futuro".  Il liceo artistico
Fanoli
è il cuore della protesta studentesca a Cittadella: la prima notte 50 ragazzi sono rimasti a scuola a dormire. A discutere. A pensare. Ieri sono continuate assemblee, discussioni, cineforum. Anche stanotte un centinaio di ragazzi hanno deciso di resistere sui sacchi a pelo. Durante la giornata di ieri, tutti al lavoro: «Divisi per gruppi stiamo mettendo insieme tutto quello che non va e idee per il futuro della nostra scuola».  All'Itis
Meucci
, ieri mattina, è stato il giorno di Paolo Guiotto, una delle anime della protesta dei ricercatori dell'Università di Padova. Riuniti in palestra, in 300 hanno ascoltato le ragioni del movimento: «Guiotto ci ha spiegato che l'Italia investe lo 0,8% del pil in ricerca e il 9% del pil in formazione. La media Ocse è, rispettivamente, dell'1,5% e del 13,3%. Molti di noi continueranno gli studi e vogliamo avere un'università all'altezza del resto d'Europa».  All'Itc
Girardi
futuri ragionieri e geometri non stanno a guardare: vogliono replicare anche nella loro scuola l'esperienza vissuta dai loro compagni di Fanoli e Meucci, che sono stati scaldati dall'onda che attraversa tutta Italia. «Lunedì potremmo iniziare a occupare» annunciano dal Girardi.  E anche al liceo Tito Lucrezio
Caro
cresce la febbre da occupazione. Alcuni dei leader della protesta - Carlo Alberto Pietrobon, Riccardo Berlanda e Alberto Campagnaro - ieri mattina hanno girato un video spot, cliccatissimo e rimbalzato su Facebook in maniera virale nella serata di ieri.  Un modo per registrare le istanze e per lanciare un appuntamento: gli studenti si ritroveranno in massa fuori dal liceo, oggi alle 13, per deliberare l'occupazione, prevista a partire da lunedì; per martedì è già indetta l'assemblea d'istituto, «un momento per approfondire il "furto di futuro" che noi ragazzi contestiamo a chi ci governa».  

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