Farmacie in rivolta contro il Comune
SELVAZZANO. Farmacie in rivolta contro il Comune. Presentato il ricorso al Tar del Veneto da parte della farmacia “Andreoli” di piazza Carlo Leoni 13, e della “Sanfiori” di Rubano in viale della Provvidenza 8. Agguerrite le titolari Francesca Andreoli e Francesca Pagnan contro la delibera della giunta comunale del 23aprile scorso, con la quale l’amministrazione dava il via libera all’individuazione della sesta sede farmaceutica comunale, concessa in base alla normativa nazionale.
«Tutto in regola», secondo il Comune, ma le due dottoresse sono partite a testa bassa e a colpi di carte bollate per far valere i loro diritti contro un’apertura che a loro giudizio viene a ledere i loro diritti. Il responsabile del settore servizi finanziari del Comune di Selvazzano ha depositato un parere in base al quale la giunta Soranzo ha deciso di resistere in giudizio a tutela delle proprie ragioni, deliberando di affidare l’incarico all’avvocato Fulvio Lorigiola, dello studio legale Segantini Lorigiola di Padova, conferendogli ogni facoltà per la migliore tutela delle ragioni del Comune. Ha quindi eletto domicilio dall’avvocato Francesco Curato del Foro di Venezia per poter affrontare la causa al Tribunale amministrativo regionale venendo prontamente informata sullo sviluppo della vertenza.
Il Comune di Selvazzano ha puntato i piedi sulla base di una sentenza del Consiglio di Stato, certo delle proprie ragioni, e ha deliberato di mettere a disposizione la cifra di 6 mila euro per le spese legali. La questione, comunque, parte dal fatto che la Regione ha chiesto al Comune, in base alla legge, di indicare entro il 2012 due ambiti, uno obbligatorio e l’altro facoltativo, sul quale poter aprire una nuova farmacia. La giunta ha quindi indicato la zona della bassa Caselle, ovvero quella che fa angolo tra via Pelosa e via Brentelle, come luogo ideale per aprire il nuovo punto, uno solo al posto di due. Ma questo è bastato per sollevare le ire delle due farmaciste che si trovano più vicine all’auspicata sede della nuova farmacia.
Ora la parola passa ai magistrati di Venezia.
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