Festa di Medicina, cinquemila in Fiera: calci e pugni all'ingresso

Strapieno il padiglione 8 fino all’alba per la notte organizzata dagli universitari. Botte in parcheggio, arriva la polizia. Protesta per la presenza di soli due bagni

PADOVA. Venticinquemila euro di beneficenza, 6 ore di musica non stop, 5.000 studenti universitari, ma anche qualche inconveniente. Sono i numeri che hanno coronato la Festa di Medicina 2013. Venerdì notte il padiglione 8 della fiera si è illuminato di musica, alcol, solidarietà e tanto divertimento, grazie alla formula free drink&eat. La serata, organizzata dagli studenti della facoltà di Medicina, è stata all’insegna della beneficenza. Anche quest’anno il ricavato della festa è stato interamente devoluto a sostenere alcuni progetti umanitari. Il tema dell’edizione 2013 ha riguardato principalmente il lavoro quotidiano svolto dall’Ente Nazionale Sordi di Padova.

Nonostante il trionfo della festa, si sono registrati episodi che hanno rischiato di rovinare la serata. Una rissa è scoppiata nel parcheggio della fiera tra due ragazzi italiani ed alcuni extracomunitari. È dovuta intervenire anche una volante della polizia che ha placato gli animi; al momento nessuno ha sporto alcuna denuncia. Calci e pugni all’entrata della fiera, forse a causa di pesanti avances rivolte dagli stranieri alle ragazze del gruppo degli studenti italiani in fila all’ingresso. «Il parcheggio è di proprietà dell’Aps», si difende Michele Negrello, organizzatore. «Non eravamo responsabili della gestione dell’area esterna ai padiglioni fieristici. Sono rammaricato per l’accaduto, noi avevamo disposto un servizio di security con 30 uomini, per presidiare i cancelli d’entrata. Il problema è che molta gente è arrivata all’ingresso con la speranza di imbucarsi, anche senza biglietto, e una volta negatogli l’entrata ha cominciato a opporre resistenza ai nostri vigilantes. Abbiamo addirittura sorpreso dei ragazzi che stavano scavalcando di nascosto i cancelli con le inferriate taglienti pur di entrare. Non è una festa con biglietto, ma su invito, solo chi partecipa alla raccolta fondi ha il diritto di ingresso».

Critiche accese anche per la pessima gestione dei servizi igienici. Interminabili code per solo un paio di toilette, per giunta sporche e maleodoranti, a disposizione di 5 mila persone, una situazione inaccettabile ai più. Negrello si scusa: «Mi dispiace per non esser riuscito a risolvere la congestione dei bagni. Purtroppo la spesa dei bagni chimici era troppo alta per il nostro budget ristretto. La commissione di vigilanza sugli spettacoli pubblici ha dato l’agibilità per la realizzazione dell’evento, e pensavamo che i loro controlli avessero preso in considerazione anche un eventuale “assedio” ai bagni. Nonostante ciò, la festa è piaciuta e per noi è stato un successo. Ascolteremo tutti i consigli su facebook, e se il problema dei bagni verrà evidenziato, ne terremo conto».

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