Festini a luci rosse e cocaina in hotel, condannato avvocato padovano
Un anno e sette mesi e 1.300 euro di multa al legale: comprava la droga e la consumava con gli amici

07 Oct 2012 --- Woman putting on black hosiery --- Image by © Arman Zhenikeyev/Corbis
ABANO TERME. Il giudice padovano Francesca Chillemi ha condannato l’avvocato Francesco Bizzarri, 52 anni, a un anno, 7 mesi e 15 giorni di reclusione, oltre a una sanzione pecuniaria di 1.300 euro.
È stata concessa la sospensione condizionale della pena e il legale, che attualmente è libero, non rischia il carcere.
La condanna è arrivata per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti (in particolare cocaina) distribuita fra “amici” nel corso di festini organizzati in alberghi tra le Terme, Padova e l’Alta Padovana tra l’ottobre e il dicembre 2017.
Per un altro episodio contestato di cessione – sempre di cocaina – Bizzarri è stato assolto.

A difendere l’imputato, gli avvocati veneziani Stefania Pattarello e il collega Marco Marcelli. Il pubblico ministero Sergio Dini aveva sollecitato una condanna a un anno e otto mesi, ritenendo che ci fossero le prove della responsabilità penale in capo al legale-imputato.
Bizzarri è arrestato il 15 aprile 2019 nella camera 204 della pensione Isolabella di Abano dove di fatto viveva.
Fin dal 2017 la polizia coltiva dei sospetti nei suoi confronti: iscritto all’Ordine degli avvocati del capoluogo lombardo, di fatto una vita un po’ errabonda, Bizzarri affitta camere d’albergo per ricevere abitualmente “ospiti” con i quali consuma cocaina che lui stesso acquista da spacciatori di origine tunisina, dai 5 ai 20 grammi alla volta, per allietare e vivacizzare i rendez-vous a luci rosse. Acquisti non compatibili con l’uso esclusivamente personale.

Cocaine taking.
La misura del carcere è stata alleggerita nel divieto di dimora nei Comuni della provincia di Padova e nell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: ora è libero.
Bizzarri si sarebbe rifornito di droga da spacciatori magrebini tra via Sorio e Chiesanuova per sniffare tra amici.
Spiega l’avvocato Marcelli della difesa: «Le cessioni sono avvenute sempre come offerte nel contesto di un gruppo: non è mai stata venduta droga per spaccio. Inoltre sottolineo che è stata concessa la sospensione condizionale della pena. Ora l’avvocato Bizzarri sta svolgendo un suo percorso personale. Penso che impugneremo la sentenza». —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
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