Fiera, è scontro tra i privati di Geo e i soci pubblici L’intesa traballa

Trattativa ad alta tensione sul futuro della Fiera tra i tecnici del Comune e Geo, protagonisti ieri di uno scontro decisamente acceso a valle del quale Fiera Immobiliare ha fatto sapere che «Geo ha avanzato delle richieste economiche per il rilascio della gestione che non possono essere passivamente accettate». Un no secco arrivato al termine di una giornata di scontri e fibrillazioni.
il vertice
Erano le nove e un quarto di ieri mattina quando il professor Mario Bertolissi e il presidente di Geo Andrea Olivi si sono presentati a Palazzo Moroni su richiesta dei tecnici del Comune per cercare un punto d’incontro sull’accordo di cessione della gestione da Geo all’Immobiliare. Dall’altra parte del tavolo Laura Paglia dirigente del settore Patrimonio, l’avvocato del Comune Vincenzo Mizzoni e Roberto Tosetto.
LA SCINTILLA
Non passano che pochi minuti e una ricognizione della situazione economico finanziaria della società privata scatena uno scambio verbale sempre più accesso fra i partecipanti. Uno scontro conclusosi con il presidente di Geo che abbandona l’incontro visibilmente alterato.
LA POSTA IN GIOCO
Una tensione evidente per una partita importante, quella dell’uscita in tempi rapidi di Geo dalla gestione della Fiera e che prevede l’acquisizione degli asset dell’azienda e la partenza di una nuova fase di rilancio del quartiere di via Tommaseo. In ballo un accordo che oscilla tra gli oltre 5 milioni richiesti da Geo e i 2,5 milioni di euro di anticipo che i soci pubblici dell’Immobiliare sono disposti a mettere sul tavolo in attesa di una valutazione complessiva dei valori in gioco.
LA TENSIONE
Geo si trova già da inizio gennaio scorso a gestire il quartiere fieristico di via Tommaseo senza titolo, avendo visti scaduti proprio in quei giorni i termini della gestione temporanea prevista dagli accordi siglati tra francesi di Gl Events, i soci di Fiera Immobiliare e Geo. Intesa che prevedevano l’uscita definitiva del colosso degli eventi di Lione dalla gestione (fallimentare) della fiera di Padova.
I COSTI
Pure in assenza di un vero e proprio titolo alla gestione Geo sta proseguendo nell’attività organizzando direttamente o indirettamente quattro fiere: le esposizioni canina e felina di gennaio, Itinerando e Oggi Sposi. Ma prosegue pure con il pagamento degli stipendi dei dipendenti, con le attività di promozione (pure se in misura ridotta), imbarcandosi i costi di gestione del quartiere, stimati in circa 500mila euro mensili. Nel frattempo tuttavia, vista la perdita della titolarità ufficiale della gestione la società si è vista ritirare le linee di credito necessarie per le attività fino ad oggi svolte con, secondo gli organizzatori, successo (+20% le partecipazioni ad Itinerando 2019).
IL CENTENARIO
I soci pubblici hanno fretta di chiudere la partita con Geo, ma qualche passaggio a vuoto (le dimissioni di Maurizio Pirazzini prima e il no di Andrea Fogarlo poi) hanno casuato lo stallo della trattativa. Le potenzialità finanziarie da poco ottenute da Fiera Immobiliare sono funzionali a un progetto di rilancio articolato che comprende oltre all’attività fieristica anche quella congressuale e di trasferimento tecnologico. Un rilancio che rischia di essere vano se il quartiere, già squassato da anni di polemiche, si spegnesse proprio alla soglia del ritorno alla gestione pubblica (anche se temporanea). Nel frattempo, nel maggio di quest’anno Campionaria festeggerà i suoi 100 anni di attività e rischia di farlo con ben scarsa convinzione se non si potrà per lo meno presentare il disegno di rilancio della Fiera moderna più antica d’Italia.
UN NUOVO INCONTRO
Pure nel pieno della tensione tutti i protagonisti sono consapevoli della necessità di addivenire al più presto ad un accordo positivo. Si è scelto quindi di riaffrontare la questione già lunedì mattina. Un nuovo confronto tecnico tra le parti è previsto per quella data con l’obiettivo di facilitare la chiusura di una trattativa aperta già nel novembre scorso ed il cui perimetro, si mormora tra i meglio informati, sarebbe, per lo meno dal punto di vista tecnico, non lontano dall’essere condiviso. —
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