Fiera, rosso da un milione Il ritorno all’utile nel 2017
Pareggio di bilancio dal 2016, per poi tornare a registrare un utile a partire dall’esercizio 2017. Il nuovo piano industriale di PadovaFiere, presentato giovedì scorso dai vertici di Gl Events al sindaco e alla giunta della Camera di commercio, punta a invertire nell’arco di tre anni una gestione in perdita dal 2012. Anche il bilancio 2014, nonostante non sia stato ancora approvato, segnerà un rosso «vicino al milione di euro» sottolinea Ferruccio Macola, presidente uscente della Spa controllata all’80% dal gruppo francese. Una perdita che segue quelle da 425mila euro del 2013 e da 1,3 milioni del 2012. «Il maltempo ha condizionato l’ultima edizione del Flormart, uno dei pilastri del nostro business» spiega Macola. «Il ritorno all’utile è indispensabile, perché quella di PadovaFiere è un’attività commerciale e non pubblica. Per il ritorno all’utile è necessario far partire il nuovo Centro congressi prima possibile».
Secondo il numero uno, per 18 anni, di via Tommaseo, «per essere competitiva la Fiera e Padova devono essere in grado di evidenziare le loro peculiarità. Innovazione, ricerca e sanità sono delle eccellenze padovane e il Centro congressi può fare sintesi tra questi mondi e il business fieristico. In questi anni avere nel quartiere capannoni vecchi e nuovi è stato un handicap. Ma ora, finalmente, questo problema sarà risolto. La missione delle fiere territoriali è quella di promuovere territorio e prodotto insieme. Solo così, in un contesto economico ancora di recessione, si può essere ancora competitivi».
Nel frattempo, però, Padova ha perso qualche treno. «Bisogna trovare un accordo tra gli enti veneti» prosegue Macola «l’aggressione senza limiti non fa bene, crea solo distruzione di valore». Sul nuovo piano industriale di Gl Events, Macola non entra nello specifico: «Lo conosco, c’è grande attenzione per il rilancio di PadovaFiere. Ora va calato sul territorio, coinvolgendo categorie e imprese». Per quanto riguarda il rinnovo dei vertici, il presidente uscente sottolinea che «non c’è ancora una data. Sono usciti dei nomi, mi pare, però, che il cerchio non si sia ancora chiuso. Tempi lunghi? Confindustria sta rinnovando il suo presidente e probabilmente, una volta definita questa partita, si procederà al rinnovo anche del consiglio di amministrazione di PadovaFiere. Noi siamo in carica per l’ordinaria amministrazione ma va detto che con un azionista che controlla l’80% della società la piena operatività è comunque garantita. Basti pensare, ad esempio, che quando sono stati disposti i quattro licenziamenti io non sono stato nemmeno messo al corrente».
In attesa di conoscere i dettagli del nuovo piano, Fernando Zilio, presidente della la Camera di commercio, sottolinea: «Mi limito a prendere atto di quello che hanno presentato. I francesi torneranno, si sono impegnati ad avere maggiori contatti con il territorio». Nel frattempo va definita anche un’altra questione di non poco conto. Riguarda la gestione del futuro Centro congressi. Il sindaco Massimo Bitonci si è espresso, in continuità rispetto alla precedente amministrazione, per affidarla alla stessa Gl Events. Di questo parere, però, non sono Camera di commercio e Provincia che insieme al Comune controllano Fiera Immobiliare, ovvero la stazione appaltante del Centro congressi. «Va rispettata la legge» dice Zilio, lasciando intendere il suo no all’affidamento diretto. Una posizione condivisa dalla Provincia. Ora toccherà all’assemblea dei soci di Fiera Immobiliare fare sintesi.
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