«Fiera, servono chiarezza e manager specializzati»

Baccaglini: «Per Auto e Moto d’Epoca 2,6 milioni di ricavi nell’ultima edizione Resto a Padova, ma la crisi di via Tommaseo può danneggiare l’evento e la città»
BARSOTTI - CODE INGRESSO FIERA
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PADOVA. Chiarezza e management specializzato. Sono questi gli elementi per il necessario rilancio di PadovaFiere secondo Mario Claudio Baccaglini, patron di Auto e Moto d’Epoca. Un evento da 2,6 milioni di euro di fatturato che ha accolto oltre 80 mila visitatori provenienti da tutt’Europa. «Auto e Moto d’Epoca è cresciuta del 17% nel 2015» spiega Mario Carlo Baccaglini. «Stiamo muovendo i primi passi per l’edizione 2016 e voglio chiarire che Auto e Moto d’Epoca non sceglierà una destinazione diversa. L’evento, che oramai è tra i principali del settore in Europa, sta bene dove sta».

E tuttavia non sfuggono ai partner di Baccaglini le tante tensioni che si accumulano su una gestione di PadovaFiere che lascia scontenti i soci pubblici e che segna il passo sia a livello di numeri che probabilmente di bilanci. «Non passa giorno che qualcuno mi chiami per chiedere se ho intenzione di trasferirmi o che cosa penso io della situazione di PadovaFiere» continua il patron di Auto e Moto d’Epoca. «Quello che posso affermare con certezza è che una crisi profonda nella gestione non può che danneggiare sia il mio evento che la città complessivamente. Alcuni studi indicano che il valore dell’indotto di un evento fieristico è fino a 7 volte il fatturato dello stesso. In questo caso si tratterebbe di più di 18 milioni di euro. Certo è una stima di massima ma a Padova e nell’hinterland alberghi e ristoranti erano pieni e c’è chi inizia già a prenotare per il prossimo anno».

A preoccupare è anche il rischio di un terzo bilancio consecutivo in perdita dopo quello 2013 (-500 mila euro circa) e quello 2014 che aveva visto PadovaFiere Spa ricorrere ad una riduzione del capitale sociale anche per fra fronte ad un buco da circa 1,4 milioni di euro. «A chi mi chiede se, continuando a scegliere Padova dopo tanti anni in cui si mormora di una mio trasferimento, io non rimanga un po’ con il proverbiale cerino in mano non so cosa rispondere» continua il patron di Auto e Moto d’Epoca. « Se è vero che non è difficile immaginare che la perdita di ExpoBici, e il ridimensionamento di Flormart avranno qualche conseguenza sul bilancio della società, i miei rapporti con PadovaFiere sono e rimangono improntati a una reciproca fiducia».

Chiarezza di obiettivi e management specializzato sono però elementi fondamentali per la futura crescita di PadovaFiere. «I padiglioni ora sono molto belli e gli investimenti si vedono» continua Baccaglini. «C’è però bisogno di chiarezza e di amministratori che conoscano a fondo il business. Non importa chi sia alla guida, in Germania per esempio le fiere sono in capo ai Lander che le amministrano attraverso un management fortemente specializzato, ma ci vuole chiarezza. Una fiera sana è un patrimonio di tutti e mi auguro che quanto prima tutto possa essere risolto».

Riccardo Sandre

Argomenti:economia

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