Filone fatture false del clan Bolognino Primi 4 patteggiamenti

Nuovo rinvio dell’udienza preliminare relativa all’inchiesta sulla presunta alterazione dei test a Medicina legale, che dovrà decidere se mandare a processo il professor Massimo Montisci, ex direttore dell’Unità complessa di Medicina legale e Tossicologia forense dell’Azienda ospedaliera universitaria, il chimico Emanuele Nalesso, all’epoca dei fatti contestati responsabile della gestione qualità del laboratorio dell’Istituto di Medicina legale e gli automobilisti Rocco Sbirziola di Abano e Edoardo Urschitz di Selvazzano. La scorsa settimana l’udienza preliminare davanti al Gup Domenica Gambardella si era risolta con il rinvio a una nuova udienza che si è tenuta ieri e ha avuto il medesimo esito: si torna in aula il 22 settembre, stavolta davanti al gup Margherita Brunello.

A chiedere il processo il pubblico ministero Silvia Golin che ai quattro imputati contesta i reati di abuso d’ufficio e falso ideologico.

Secondo la pubblica accusa, i due automobilisti avrebbero usufruito di una corsia preferenziale nel sottoporsi alle analisi indispensabili per riottenere dalla commissione patenti il documento di guida. Tutti e due erano stati fermati durante un controllo stradale ed erano risultati positivi alla cocaina (Sbirziola anche all’alcol in un primo momento).

In questo caso il documento di guida viene ritirato; la procedura prevede un test sui capelli, trasmesso alla commissione patenti che procede alla restituzione del documento se l’esame risulta negativo e le condizioni psicofisiche dell’automobilista lo consentono.

Secondo le verifiche della Procura i prelievi sarebbero stati “concordati” e i campioni prelevati trattati nel macchinario che esegue le analisi sui soggetti morti e non in quello utilizzato per i vivi, falsando gli esiti. —



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