FinAl, da Padova a Pisa per protestare contro i licenziamenti

PISA. Venti operai della All.co, industria di profilati in alluminio, sono arrivati da Padova a Pisa per protestare contro la possibilità dei licenziamenti. Alle cinque e mezza erano già davanti agli uffici della sede dell’azienda a Ospedaletto. Sette dei 15 impiegati dello stabilimento veneto hanno già ricevuto la comunicazione di messa in mobilità, a causa del presunto esubero determinato da una riorganizzazione aziendale.
A ottobre, al momento dell’assorbimento societario dello stabilimento Fin.Al di Padova all'interno di All.co, a Pisa le parti sindacali erano riuscite ad arrivare a un compromesso per evitare i licenziamenti: 12 persone sono andate in prepensionamento volontario. Altri licenziamenti sono partiti all'inizio di questo mese, stavolta a Padova, e da giorni operai e impiegati presidiano lo stabilimento per non perdere il posto di lavoro.
Massimo Giura, rappresentante sindacale dello stabilimento di Padova, spiega: «Siamo venuti fino a Pisa perché ci sono i pezzi grossi dell'azienda. Quando c'è stata la fusione c'era stato assicurato che non ci sarebbero stati tagli, ma così non è stato. Inoltre la modalità di comunicazione dei licenziamenti – ha aggiunto il rappresentante dei lavoratori – è stata, a nostro avviso, antisindacale: hanno chiamato davanti a una commissione uno ad uno tutti quelli che dovevano essere “fatti fuori”, senza alcun consulto preventivo con le rsu, saltando ogni contrattazione e scavalcando ogni tavolo di concertazione».
Da parte loro, gli operai e gli impiegati della fabbrica di Pisa hanno appoggiato i colleghi veneti, scioperando tutta la mattina.
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