Finalista attaccata da haters razzisti.La madre: «Sevmi è italiana al 100%»

VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO. Da immigrati giunti in Italia in cerca di speranza e di un futuro a genitori di una possibile Miss Italia. È la parabola percorsa negli ultimi 30 anni da Rosi e Sajith Fernando, mamma e papà di Sevmi, la ventenne che domani sera sfilerà a Jesolo e si contenderà con altre 79 ragazze il titolo più bella d’Italia. Sevmi (si pronuncia Seumi), è balzata in questi giorni agli onori delle cronache per i messaggi ostili di alcuni haters che sui social l’hanno bersagliata con attacchi razzisti per il colore della pelle e le origini cingalesi: ritengono che il suo aspetto orientale non risponda ai canoni della bellezza italica, perciò non sarebbe degna del titolo.
«Mia figlia è italianissima, è nata a Padova e ha seguito l’intero percorso scolastico tra Villanova e Camposampiero, dove si è diplomata al Newton», racconta la madre. «Lei vuole stare qua e non in Sri Lanka».
I genitori di Sevmi sono una coppia di mezza età e abitano nella casa assegnata al custode della ditta per la quale il papà lavora come factotum. La contraddistingue un manifesto appeso al cancello che incita a sostenere la figlia. Non avrebbero mai pensato di diventare celebri grazie alla bellezza della loro secondogenita e stanno vivendo momenti speciali. Il telefono di casa continua a squillare: persone che si congratulano e assicurano il loro voto. Mamma Rosi ride e ringrazia tutti, perché qui tutti conoscono la famiglia Fernando e Sevmi conta tanti amici.
«La gente mi ferma in piazza, tutti mi dicono che Sevmi è bellissima e che voteranno per lei», rivela Rosi. «Siamo arrivati in Italia molto giovani», ricorda Rosi Fernando. «Mio marito arrivò nel 1990, due anni dopo che ci eravamo sposati nel nostro paese. Un amico che lo aveva preceduto gli disse che c’erano buone possibilità. Inizialmente si stabilì a Montemerlo lavorando come autista. Due anni dopo lo raggiunsi e lavorai come baby sitter».
Da Montemerlo la coppia si trasferì a Selvazzano, dove Sajith continuò a fare l’autista. «Nel 2000 ci trasferimmo a Villanova perché la sorella di Sajith lavorava qui», aggiunge la donna. Per lui ci fu subito un posto di guardiano e magazziniere e un tetto sopra la testa.

A Villanova i Fernando si sono integrati bene, qui sono cresciute le due figlie. La maggiore, Sandareka, ha proseguito gli studi superiori a Londra, dove si è laureata, e ora lavora in Sri Lanka. «Sevmi si è invece fermata al diploma del terzo anno delle superiori e ha continuato con i corsi di estetista», dice mamma Rosi, «non voleva perdere tempo, voleva lavorare, voleva fare la modella».
La sua avvenenza l’ha spinta a partecipare ai primi concorsi. Sui mobili di casa ci sono le foto che ritraggono Sevmi con abiti eleganti mentre sfila. Mamma Rosi guarda fiera la sua principessa e le si inumidiscono gli occhi. Ma trema al pensiero che le possa capitare qualcosa. Come quelle brutte frasi che le sono arrivate.
«Hanno commentato immagini su Instagram con qualche frase un po’ razzista anche se secondo me non molto gravi perché comunque sono una persona positiva e ci sono passata sopra», dice Savmi, che ha avuto la solidarietà delle altre concorrenti e da Miss Italia 1996 Denny Mendez, «se fosse stata un’altra persona ci sarebbe stata molto male».

Di questi insulti Rosi è venuta a sapere dai media e un po’ preoccupata lo è. «Noi non abbiamo avuto problemi quando siamo arrivati in Italia, prima non era così difficile come adesso. Ora le cose sono cambiate. Ma lei mi ha ripetuto di non preoccuparmi e di stare tranquilla, che queste cose non le interessano», spiega la madre, «sono contenta che le altre ragazze l’abbiano difesa e che siano solidali. Con Sevmi ci sentiamo per telefono, a volte mi chiama all’una di notte, quando ha finito le prove. Mamma, mi ha detto, sto vivendo una bellissima esperienza». Domani sera anche papà e mamma saranno a Jesolo. —
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