Fino a Campodoro la pista ciclabile della nuova Ostiglia
CAMPOSAMPIERO
Arrivano a Camposampiero i lavori del percorso ciclabile della nuova Ostiglia. In questi giorni è iniziato il disboscamento lungo il tratto dell’ex ferrovia militare che in pochi metri, attraverserà la vecchia statale 307 e il torrente Muson dei Sassi. Per gli attraversamenti verranno posizionati due ponti in ferro, in stile militare. La Provincia ha reso noti i tempi per il completamento del tratto padovano: entro il 2012 il lotto A da Trebaseleghe fino a Campo San Martino ed entro il 2013 il lotto B fino a Campodoro. «La pista sarà asfaltata perché abbiamo verificato che questa è la soluzione più sicura per i cicloturisti che non devono rischiare cadute per il fondo sconnesso» hanno spiegato, nel corso della presentazione organizzata dalla Lega Nord, i tecnici provinciali, fugando così la possibile contraddizione di via verde-asfaltata. «Il verde sarà ai bordi del tracciato e sono in arrivo controlli e multe per chi verrà sorpreso a disboscare senza autorizzazione» hanno aggiunto i tecnici. Da Treviso quindi, dove sono già pronti 9 chilometri di pista ciclabile all’interno del Parco del Sile, la nuova Ostiglia percorrerà 20 chilometri fino a Campo San Martino e altri 12 fino a Campodoro, in territorio padovano. Il comitato “Ostiglia ciclabile” ha sollecitato i rappresentanti regionali e provinciali Maurizio Conte e Roberto Marcato a spronare le province di Vicenza e Verona che, secondo il Comitato, non sarebbero interessate a proseguire la pista fino alla provincia di Mantova, a Ostiglia. «Abbiamo sempre sostenuto il progetto anche contro chi a suo tempo prevedeva di utilizzare questo sedime per realizzare un’inutile camionabile» ha dichiarato il consigliere provinciale Giulio Centenaro con chiaro riferimento alla giunta provinciale di Vittorio Casarin.
Francesco Zuanon
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