Foto maliziose, tra veleni ed errori
Attacchi personali da Claudio che confonde le scale di Villa Draghi con quelle di un condominio

CONIGLIETTA E MODELLO Famiglie scandalizzate
MONTEGROTTO.
Schizzi di fango che colpiscono tutti nella vicenda delle foto maliziose scattate a Villa Draghi dal fotografo Federico Badoer. Una vicenda nata come violenta critica politica, che ora scade miseramente sul piano degli attacchi personali. Luca Claudio, ora sindaco di Abano, ma primo cittadino di Montegrotto quando vennero consegnate a Badoer le chiavi della villa, interviene.
Lo fa, come lui stesso scrive, per «fare chiarezza sotto il profilo istituzionale». Ma, strada facendo, l'obiettivo cambia. Parla così di formale assunzione di responsabilità da parte del fotografo, di comunicazione dell'ingresso nel cantiere al titolare e al direttore dei lavori e di assoluta buona fede da parte del comune. Si dispiace poi con gli studenti e le loro famiglie per aver visto le modelle fotografate in abiti succinti accanto al «plastico realizzato dai ragazzi, che abbiamo inaugurato assieme quando ero sindaco di Montegrotto. Un lavoro meraviglioso per presentare la nuova Villa Draghi». E incolpa sia chi le ha scattate quelle immagini, sia chi le ha divulgate. Unici responsabili, quindi, secondo Claudio, sono il solito Badoer e le opposizioni sampietrine, tanto per fare chiarezza. Ma il sindaco di Abano non si ferma qui e tende l'arco per schioccare una serie di frecce velenose nel tentativo di giustiziare gli avversari del collega sampietrino. Così facendo non solo scade pesantemente negli attacchi personali, ma finisce per mettere anche lui un piede (o forse tutti e due) nel fango, commettendo alcuni grossolani errori. Va infatti a rinvangare con enfasi «le foto in mutande del consigliere Alessandro Boschieri», va ad accendere l'interesse su quelle della sorella dello stesso leghista che «guarda un po' - scrive Claudio - sono state realizzate dallo stesso fotografo all'interno proprio di Villa Draghi», e rivolge infine la sua attenzione su un ventilato «servizio fotografico» che si sarebbe fatto fare Riccardo Mortandello. Lo stesso Boschieri, giustamente, nel giro di un paio d'ore ha preso carta e penna per chiarire che le foto che ritraggono sua sorella Maily seduta su una scalinata non sono state scattate a Villa Draghi. Ma a diversi chilometri di distanza, a Cartura per l'esattezza, all'interno del condominio Zefiro, dove un compagno di partito ha il suo ufficio. Ha sbagliato scale, quindi Claudio, e lo conferma anche lo stesso Badoer che ha immortalato la bella Maily. Sulla foto in mutande, lo stesso Boschieri, che parla comunque di foto in costume, non vuole nemmeno replicare, trattandosi comunque di scatti che si riferiscono a prima dell'elezione. Anche il pertiniano Mortandello controbatte, negando di aver realizzato un book fotografico e aggiungendo polemico che, nel caso, «me lo farei fare da un fotografo professionista, con partita Iva». Un altro errore c'è, infatti, nel comunicato del sindaco. Parla, infatti, di «fotografo professionista», ma Badoer non lo è, come lui stesso ha sempre sostenuto, aggiungendo anche che quello che stava facendo a Villa Draghi gli sarebbe servito proprio per cercare di raggiungere questo obiettivo.
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