Francesca Cavallin: «Dalla musica un messaggio per i giovani»

L’attrice bassanese Francesca Cavallin, lanciata da “Vivere”, un passato da modella, oggi è tra le più ricercate del piccolo schermo
Cast Artistico della Fiction Tutta la Musica del Cuore, Francesca Cavallin, Roma 30 gennaio 2013 ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Cast Artistico della Fiction Tutta la Musica del Cuore, Francesca Cavallin, Roma 30 gennaio 2013 ANSA/MASSIMO PERCOSSI

VICENZA. Non sono così tanti gli attori veneti in attività e in particolare giovani e di cinema e tv. Quei pochi, si sono fatti conoscere nelle fiction del day time, dove continuano a lavorare.

L’attrice bassanese Francesca Cavallin, lanciata da “Vivere”, un passato da modella, oggi è tra le più ricercate del piccolo schermo. Domenica sera è iniziata su Rai Uno la nuova fiction che la vede protagonista, “Tutta la musica del cuore”, serie in sei puntate prodotta da Luca Barbareschi. La regia è di Ambrogio Lo Giudice; la prima serata è stata subito un successo, share del 20%, prime time alla rete ammiraglia della Rai.

Francesca Cavallin è Angela Braschi, giovane e bella ispettrice del ministero dell’Università, chiamata a far luce sulla gestione di un Conservatorio in Puglia. L’ultimo posto al mondo dove Angela vorrebbe andare: nel suo passato la musica le ha dato la vita, ma le ha portato anche profonde ferite. Al conservatorio conoscerà Mattia Stefani, interpretato da Johannes Brandrup. Nel cast anche Paola Gassman, Lucrezia Lante della Rovere, Erica Blanc, Ugo Pagliai, oltre a giovani musicisti.

Francesca Cavallin è nata a Bassano 37 anni fa; nel 2000, si è laureata a Padova in Lettere Moderne con indirizzo Storia dell'Arte Contemporanea. Studi che considera fondamentali per la sua carriera nello spettacolo: «Quando devo preparare un personaggio» dice «ripenso a quello che ho imparato all’università. Tutta la mia esperienza universitaria mi è stata utilissima per il lavoro che faccio oggi. L’arte, oltre a essere una passione che continuo a coltivare, ha interessato anche direttamente la mia carriera, visto che ho realizzato un paio di rubriche di storia dell’arte per la televisione. La prima volta che mi hanno chiesto di fare l’attrice ho addirittura rifiutato perché non avevo studiato recitazione. Bisogna portare rispetto per qualsiasi tipo di lavoro e qualsiasi lavoro necessita delle conoscenze specifiche e di adeguata preparazione». Alla sua terra è molto legata: «Del Veneto mi mancano la mia famiglia e la bellezza delle città, da Bassano ad Asolo. E mi piacerebbe tornare anche per lavoro».

Di “Tutta la musica del cuore”, svela i retroscena che più da vicino la riguardano: «La mia difficoltà è stata quella di affrontare la mia parte quando dovevo suonare al pianoforte un concerto di Tchaikovsky. Mi ha aiutato un validissimo insegnante del Conservatorio di Monopoli, Dario D’Ignazio, pianista straordinario. Io sono molto maniacale nella preparazione. È stato faticoso, ma è stata una sfida che mi ha arricchito molto».

La miniserie in realtà è stata girata tre anni fa ed è rimasta a lungo bloccata, tra false partenze e ripetuti rinvii; Francesca non scende in dettagli, «mi piace pensare» dice «che non fosse il momento per mandarla in onda prima, anche perché la trama è particolare. Ora, visto il momento critico che sta vivendo l’Italia, è tempo di parlare di giovani e dare un messaggio di speranza. La prima volta che ho letto la sceneggiatura sono stata entusiasta: ho rivisto le cose in cui credo. Si parla della lotta alle ingiustizie in seno accademico. Le raccomandazioni, i nepotismi, i baronati sono tutte cose per le quali ho deciso di andarmene dall’università, lasciando la ricerca e l’insegnamento, che considero una missione. A me alcuni insegnanti hanno cambiato la vita».

A primavera, Francesca Cavallin sarà ancora in tv: «Sarò Paola Levi, la prima moglie di Adriano Olivetti, interpretato da Luca Zingaretti».

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