Frazione di Carpanedo Al via la gara per gestire l’oasi nell’ex polveriera dismessa dopo la guerra

Il Comune di Albignasego la affiderà per 30 mesi e 10mila euro annui Si ripopolano aironi, folaghe, falchetti: museo nella casa dell’ex custode 

l’ambiente

/ Albignasego

Pubblicato il bando per la gestione dell’oasi naturalistica dell’ex polveriera a Carpanedo. L’area naturalistica sarà assegnata in gestione ad un’associazione ambientalista per un periodo di 30 mesi, al termine dei quali sarà possibile ottenere un ulteriore rinnovo per un altro anno.

L’associazione che si aggiudicherà la gara riceverà un rimborso spese da parte del Comune per un massimo di 10mila euro annui e dovrà occuparsi di sorvegliare l’area, provvedere alla manutenzione di recinzioni e cartellonistica, garantire l’apertura al pubblico da aprile ad ottobre, organizzare laboratori didattici, curare sentieri e casette degli uccelli.

Le domande dovranno pervenire in municipio entro il 12 marzo: sono ammessi a partecipare organismi di volontariato, il cui statuto preveda finalità naturalistiche e di promozione della cultura ecologica. Situata in via Mameli, laterale di Strada Battaglia, si estende su una superficie di circa 125mila metri quadrati ed è stata istituita come riserva naturale dal consiglio comunale di Albignasego nell’aprile del 2016.

L’ex polveriera – nota anche come Villa Osti – deve il suo nome al fatto di essere stata, sino alla fine della 2° guerra mondiale, un deposito di munizioni di proprietà del ministero della Difesa. I cinque specchi d’acqua che forniscono il fulcro per la prosperità della flora e della fauna, vennero scavati dall’uomo durante la guerra, per erigere terrapieni entro cui confinare le munizioni. Cessate le ostilità, vennero allagati prelevando l’acqua dal vicino canale Battaglia. La presenza di questi specchi d’acqua, complici anni di abbandono, ha favorito non solo la crescita di una fitta area boschiva, ma la formazione di un habitat ideale alla proliferazione di diverse specie animali.

Oltre a rane, anfibi e tartarughe d’acqua, l’oasi naturale ospita l’airone cinerino, la gallinella d’acqua, la folaga, il martin pescatore e persino dei falchetti. Grazie a un finanziamento regionale, il comune ha restaurato l’ex casa del custode per trasformarla in centro di educazione ambientale. «L’oasi dell’ex polveriera è un gioiello del nostro territorio» commenta il sindaco Filippo Giacinti, «potremo renderla costantemente visitabile, compatibilmente con i periodi in cui è necessario osservare il rispetto della quiete per non disturbare la nidificazione dell’avifauna». ––

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