Frecce in abbonamento, ma i prezzi volano alle stelle

Da febbraio è possibile fare anche l’abbonamento mensile sulle Frecce Rosse, Argento e Bianche, che transitano sulle linee del Veneto, in modo particolare sull’asse Verona-Vicenza-Padova-Venezia. Una conquista per il sindacato di categoria e per i pendolari, che non vogliono viaggiare ogni giorno sui treni regionali, che, spesso, sono troppo affollati e non puntuali. I prezzi, però, in alcuni casi, risultano quasi raddoppiati. Facciamo due esempi sulle tratte Padova-Venezia (o viceversa) e Padova-Verona, che, oggi, costano 100 e 150 euro in seconda classe. Padova-Venezia (km 37): ci sono quattro possibilità sui treni veloci che arrivano da Roma oppure da Torino/Milano (in tutto oltre 60 al giorno). Nuovo Mensile, sempre in seconda classe, ma utilizzabile solo nella fascia oraria 9-17: 135 euro. Mensile utilizzabile solo dal lunedì al venerdì e solo tra le 9 e le 17: 121. Mensile valido sempre: 192 (quasi il 100% in più). Mensile solo dal lunedì al venerdì: 170. Padova-Verona (km 82). Mensile, ogni giorno, ma solo dalle 9 alle 17: 181. Mensile, sempre solo dalle 9 alle 17 e solo dal lunedì al venerdì: 162. Abbonamento per tutti i giorni e senza limitazione di fasce orarie: 257 (prima 150). Mensile, da lunedì al venerdì: 228. Più caro anche l’abbonamento per i pendolari che partono da Verona e devono raggiungere Venezia: costa da un minimo di 209 a 297 euro. Sono interessati a questa tratta i veronesi che lavorano alla Regione Veneto. Ancora più cara, naturalmente, la prima classe. Ad esempio il nuovo mensile Padova-Venezia Santa Lucia, mentre in seconda classe costa 192, in prima 247. «Da un lato apprezzo la scelta di TrenItalia» dice il padovano Ilario Simonaggio, della Cgil «Ma l’aumento è veramente spropositato». «Raddoppiare il prezzo degli abbonamenti sulle Frecce è folle» dice Roberto Nardo, segretario provinciale dell’Adiconsum. (f.pad.)
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