«Freddy è il custode occulto dei soldi della Mala del Brenta»

Mentre polizia e guardia di finanza stanno cercando di ricostruire il patrimonio di Freddy Sorgato, e di motivare quindi un capitale e introiti così importanti per il lavoro che faceva, l’avvocato della famiglia Noventa, Gian Mario Balduin, sta a sua volta svolgendo le sue personali indagini.
Il legale, in particolare, si sta concentrando su una possibile pista economica che andrebbe a ricollegarsi anche alla Mala del Brenta. «Siamo ormai convinti che l’omicidio di Isabella non possa essere ricondotto a un mero motivo passionale fatto di gelosie e odi. Per questo stiamo verificando alcune circostanze economiche legate a traffici di Freddy che Isabella potrebbe aver scoperto».
L’indagine del legale parte da una coincidenza e cioè che la Maison Srl, società di locazione immobiliare di beni propri o in leasing (affitto), con un unico socio (Freddy Sorgato), con sede a Padova in via dell’Industria 23, e con un capitale sociale dichiarato di 119 mila euro, è nata nel 2005, lo stesso anno in cui sono stati scoperti gli affari illeciti di Manuela Cacco e dell’ex marito Smeraldo Marigo, appartenente alla Mala del Brenta.
La Cacco era finita a processo insieme al marito per una serie di rapine agli orafi e per questo era stata condannata a 2 anni di reclusione. E da questo partirebbe il collegamento a cui ora l’avvocato Balduin sta cercano si trovare riscontro, e cioè che i soldi della Maison Srl fossero in realtà soldi della Cacco e del marito (e quindi riconducibili alla Mala del Brenta), e che Freddy Sorgato non fosse altro che un prestanome. «Secondo alcuni documenti da noi analizzati Sorgato risulta proprietario di diversi immobili tra Padova e Noventa che tiene sfitti e che occupa nel momento più propizio, quando cioè servono a persone per così dire “importanti”».
In pratica, secondo l’avvocato, Sorgato userebbe le sue case per dare ospitalità, chiaramente sotto lauta retribuzione, a persone legati in passato alla Mala. «Ci sarebbe un giro di denaro che da più parti entrerebbe direttamente alla Maison Srl, ma di fatto Freddy non sarebbe che un custode di tali capitali», aggiunge poi Balduin.
Non è tutto qui perché l’avvocato, che ha visionato i filmati completi delle telecamere di sorveglianza che hanno ripreso la passeggiata farsa di Manuela Cacco, avanza anche un’altra ipotesi. Ovvero che sotto la giacca della Noventa la tabaccaia avesse un sacchetto il cui contenuto non andrebbe sottovalutato. In un passaggio del video, infatti, sarebbe possibile notare qualcosa che assomiglia a una federa da cuscino e che questa potrebbe essere stata utilizzata per soffocare Isabella.
(a.f.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova