Fumata nera per rifare l’Arzeron

CODEVIGO. I pendolari delle spiagge dovranno rassegnarsi per un altro bel po' di tempo alle lunghe code in auto per raggiungere Chioggia e Sottomarina. L'ennesima conferma è arrivata nei giorni scorsi nel corso del consiglio regionale durante il quale l'assessore Elisa De Berti, che ha le deleghe anche in tema di Infrastrutture e Trasporti, ha dato risposta a un'interrogazione presentata a gennaio alla consigliera del M5S Erika Baldin. La consigliera grillina aveva chiesto che la Regione si facesse promotrice per il completamento della Sp53 "Arzeron", unica alternativa alla Romea, in quanto molto usata tutto l'anno dai pendolari e soprattutto durante la stagione estiva dai turisti balneari. La strada è stata oggetto di importanti lavori di ampliamento della carreggiata che però non sono ancora stati conclusi, mancando, infatti, l'ultimo tratto, tra Valli di Chioggia e Santa Margherita di Codevigo. Una mancanza che, di fatto, vanifica i benefici dei lavori già realizzati: solo nella scorsa estate si sono verificate continue ed estenuanti code, con diversi incidenti stradali di rilevante entità a causa della conformazione della strada nel tratto finale, con un'unica corsia per entrambi i sensi di marcia. Oltre alla conclusione dei lavori di ampliamento della carreggiata - aggiungeva nella sua interrogazione la Baldin - per l'ultimo tratto oggetto di stralcio è necessario intervenire sulla segnaletica, migliorandola, sistemare gli incroci, anche con la realizzazione di una rotatoria al posto del semaforo sul ponte di Codevigo e rifare i guardrail, aumentando così la sicurezza complessiva.
Nella sua risposta scritta l'assessore De Berti, dopo avere sottolineato come il completamento dell'Arzeron rappresenterebbe una soluzione per decongestionare il traffico in ingresso a Chioggia e, allo stesso tempo, fornirebbe un'alternativa viaria alla Romea in caso di incidenti, non lascia però molti margini a false speranze. «Per questa opera, che la Regione ha sempre considerato importante» si legge «non sono riservate risorse dal momento che se ne ipotizzava la realizzazione, in quanto opera complementare, nell'ambito del progetto autostradale Orte-Mestre». Un progetto ora non ritenuto più strategico dal Governo nazionale.
Alessandro Cesarato
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