Funghi velenosi sequestrati al Maap sono tre gli indagati

Sono tre gli indagati dopo il sequestro di due esemplari di Amanita phalloides avvenuto il 9 ottobre in uno stand del Maap di Padova, il Mercato agro-alimentare in corso Stati Uniti a Padova. Si...

Sono tre gli indagati dopo il sequestro di due esemplari di Amanita phalloides avvenuto il 9 ottobre in uno stand del Maap di Padova, il Mercato agro-alimentare in corso Stati Uniti a Padova. Si tratta di Luigino Paganini, titolare della Paganini srl con sede a Postioma di Paese in via Fermi 43, nel Trevigiano, il grossista che aveva acquistato il carico di funghi sospetti dai paesi dell’Est; il micologo Giorgio Danieletto che controllava i funghi per conto della ditta; infine il commerciante (grossista pure lui) Luigi Campagnaro, residente a Salzano in provincia di Venezia, legale rappresentante della ditta Paolo Galeazzo che, all’interno del Maap aveva lo spazio espositivo per la vendita ai dettaglianti. L’ipotesi di reato contestata è quella indicata nell’articolo 444 del codice penale che punisce (da sei mesi a tre anni salvo eventuali aggravanti oltre a una multa) «chiunque detiene per il commercio o pone in commercio ovvero distribuisce per il consumo sostanze destinate all'alimentazione... pericolose alla salute pubblica». L’inchiesta è coordinata dal pubblico ministero Sergio Dini che ha affidato una consulenza tecnica a un micologo dell’Usl 16. Quest’ultimo dovrà verificare se gli ovoli di Amanita contenuti nella cassetta dove si trovavano i due funghi velenosi sono stati effettivamente controllati dal micologo Danieletto. Premessa: i funghi erano stati comprati dalla ditta Paganini come Amanita caesarea, una varietà commestibile che, in Italia, non può essere raccolta in ovoli ovvero prima della “maturazione” quando il fungo è contenuto nella volva. Gli ovoli della varietà caesarea, infatti, sono simili (ma non identici) agli ovoli della varietà phalloides che è velenosa. Quando il fungo “sboccia” la diversità è lampante, almeno per un occhio allenato: il fungo commestibile ha il “cappello” rosso-aranciato e il gambo giallo; quello del fungo velenoso è verde-brunastro, più intenso al centro mentre schiarisce al margine, con il gambo bianco. Il micologo deve controllare procedendo a una incisione sulla volva (o ovolo) per vedere il colore del cappello. In questo modo i due micologi dell’Usl di Padova hanno scoperto al Map i due esemplari velonosi. Se la cassetta è stata controllata, gli ovoli, o almeno una parte, dovrebbero risultare incisi. Luigino Paganini aveva ipotizzato un «boicottaggio» ai danni della sua azienda, leader nel Nordest nel settore. (cri.gen.)

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