Fuori pericolo dopo il morso alla brioche ripiena di vetro
PIAZZOLA.
Sta meglio l'addetto alla security della Zed che sabato mattina ha ingerito una scheggia di vetro mangiando una brioche. I dolori addominali, avvertiti subito dopo la colazione al Bar Ai Portici, ieri si sono attenuati ed è rimasto solo lo spavento della spiacevole avventura. «Ho seguito la dieta che mi hanno dato i medici del pronto soccorso di Cittadella - racconta Mihail Ciobanu (nella foto), 28 anni, moldavo residente a Padova - Ora sto meglio, non ho più avuto male. Speriamo bene. Attendo l'esito delle analisi del Nas sui cornetti. Ne avevo mangiati uno al cioccolato e uno alla crema, erano buoni. Nel terzo, con la marmellata, ho sentito qualcosa che pungeva mentre mandavo giù il boccone e, guardando il resto che avevo in mano, ho visto pezzi di vetro. Per fortuna tutto è andato bene, ma se al posto mio ci fosse stato un bambino, non so cosa sarebbe accaduto. Con la sicurezza e la qualità degli alimenti non si scherza». Dal canto suo l'azienda produttrice Le Tre Marie, con un punto distribuzione a Veggiano, rassicura che il processo di produzione è del tutto controllato e che in nessuna fase vengono usati materiali in vetro. Da capire come siano finite quelle schegge nel cornetto alla marmellata. (p.pil.)
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