Furti, violata anche la Tim in via Roma

L’azienda corre ai ripari: le commesse toglieranno ogni sera la merce esposta in vetrina da tutti i punti vendita cittadini
MALFITANO - SPACCATA VIA TIM VIA ROMA
MALFITANO - SPACCATA VIA TIM VIA ROMA

Non si fermano le spaccate in centro. La notte tra lunedì e martedì i predoni hanno nuovamente colpito: stavolta al Tim Point via Roma, all’altezza del civico 58. Il bottino è notevole: 10 mila euro fra cellulari I-phone, I-pad, palmari e smart-phone. Nessuno ha visto o sentito niente, nonostante i ladri siano entrati dall’ingresso, manomettendo la serratura. Una volta all’interno hanno spostato la telecamera verso l’alto, perché non riprendesse la razzia. I ladri hanno passato a setaccio le vetrine: in ognuna c’erano circa 18 cellulari esposti. Nella foga di arraffare tutto non si sono minimamente curati di spaccare e distruggere quello che rallentava il saccheggio. «Al mattino presto ci ha avvisati l’edicolante – riferisce Sabrina Callegari, la responsabile nel negozio – Siamo qui da un anno e mezzo ed è la prima volta che veniamo derubati. Sinceramente non lo pensavo possibile: via Roma è in pieno centro e il passaggio delle persone è pressocché continuo. Non è raro che i ragazzi che sono stati in Prato passino di qui per l’ultima passeggiata. Alcuni studenti, che abitano nella via, tornano in bicicletta a tutte le ore. Secondo me questo furto è stato studiato nei minimi dettagli».

Una cosa tuttavia è sicura: il centro storico della città del Santo è nel mirino dei predoni. Questa convinzione si è a tal punto radicata negli ultimi mesi fra i commercianti che la dirigente Tim per Padova, la trevigiana Chiara Di Biasi, ha inviato una circolare a tutti e 5 i punti Tim della città perché ogni sera alla chiusura sia rimossa la merce dalle vetrine. «Rimetteremo in sicurezza il Tim Point in poche ore – assicura – Già domani saremo aperti. Tuttavia gli episodi di criminalità degli ultimi mesi ci hanno convinti a cambiare strategia: a Padova è necessario mettere in atto tattiche più rigorose. Per questo abbiamo chiesto ai nostri franchising di togliere la merce tutte le sere. Vale sia per quelli centrali: corso del Popolo, corso Garibaldi (in restyling corso Emanuele Filiberto) e Stazione; sia per quelli di quartiere: Guizza e Arcella». Il piano adottato dalla Tim è il frutto di una vera e propria psicosi che sta dilagando in centro città. Ad alimentare paure e insicurezze i fatti delle ultime settimane. Lo scorso 31 ottobre sotto i portici di via Dante veniva depredato il negozio di abbigliamento Blasco (con ritorno dei ladri il 2 novembre). Il 15 ottobre ancora un tentativo di spaccata al fruttivendolo Quality Fruit di via Guido Alessio, proprio alle spalle del San Gaetano. Una settimana prima, l’8 ottobre, era stato violato il centro assistenza Apple in via Porciglia: i ladri, per farsi largo, avevano preso a sassate la porta usando delle pietre prelevate da piazza Eremitani. Questa escalation di furti è iniziata i primi di ottobre con il più eclatante dei furti alla Coin, dove i ladri hanno portato via la nuovissima collezione di gioielli. Naturalmente si riapre la ferita delle polemiche: i commercianti non si sentono sicuri nemmeno tra le mura del centro, tappezzato da telecamere (dei varchi) e fino ad oggi «garantito» dalla stessa movida notturna.

Elvira Scigliano

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