Gadget con marchi falsi sequestri della Finanza

Scoperti cinque stand con i loghi contraffatti ai padiglioni 7 e 8 Nei guai alcuni commercianti ambulanti: clonavano anche il cavallino Ferrari
Di Enrico Ferro

Sulla trentesima edizione di Auto e moto d’epoca in Fiera irrompe la guardia di finanza. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno scoperto cinque stand in cui venivano venduti gadget con i marchi contraffatti delle principali case automobilistiche. Ferrari compresa.

I militari del tenente colonnello Luca Lettere, tra giovedì e ieri, hanno sequestrato oltre 12 mila articoli falsi: portachiavi, spille, targhe, adesivi, soprammobili in genere ed accessori per auto. Si tratta di riproduzioni perfette, in barba ai brevetti depositati dalla casa madre. C’era il mitico cavallino rampante della Ferrari, c’erano il marchio Bmw, il logo di Alfa Romeo e quello della Lancia.

I titolari delle cinque bancarelle sono stati denunciati: sono tre italiani (commercianti ambulanti delle province di Roma, Parma e Napoli), un polacco e un belga. A loro è stato contestato anche il reato di ricettazione per la presenza di materiale di dubbia provenienza. I controlli sono scattati giovedì, nel giorno di apertura della rassegna, e anche ieri mattina. Le prime segnalazioni al comando della guardia di finanza sono giunte dalle stesse case automobilistiche. Alcuni incaricati hanno scoperto che all’interno dei padiglioni 7 e 8 venivano venduti in alcuni stand prodotti con i marchi falsificati.

L’attività dei finanzieri ha consentito di trovare e sequestrare “copie” perfettamente identiche ai prodotti originali, commercializzate in violazione della normativa nazionale sulla tutela del brand.

Sono stati sequestrati anche vari capi d’abbigliamento con il marchio contraffatto delle stesse case automobilistiche che veniva ricamato su richiesta dei clienti: la felpa con scritto “Fiat”, per esempio. A questo proposito sono stati confiscati anche gli hard disk contenenti i software utilizzati per la riproduzione dei marchi.

L’operazione si inserisce nel contesto delle attività che la guardia di finanza svolge per frenare il fenomeno della contraffazione, a tutela degli operatori economici che operano nel rispetto delle regole del mercato.

Due anni fa, durante l’evento fieristico, i riflettori dei finanzieri si fissarono anche sul flusso di denaro contante. Chi viene dall’estero infatti non può portare in Italia più di 10 mila euro.

Emblematico fu il caso di un uomo fermato alla barriera autostradale di Vipiteno: un tedesco di 48 anni, nato a Monaco di Baviera e residente a Neubiberg, che viaggiava al volante di una Lamborghini Vt. In una valigetta aveva 25 mila euro “cash” e ai militari ha dichiarato: «Vado a Padova per una fiera». Quest’anno, però, non sembrano esserci riscontri in questo senso.

@enricoferro1

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