Gazzo Padovano, prigionieri in casa di due ladri armati

Brutta avventura per marito e moglie all’ora di cena. Sorpresi nelle camere, i banditi si rivelano pronti a tutto
Un posto di controllo dei carabinieri
Un posto di controllo dei carabinieri

GAZZO PADOVANO. Cenava con la moglie quando ha sentito dei passi al piano superiore: salite le scale si è trovato faccia a faccia con due banditi che, per scappare, lo hanno spinto e chiuso in camera da letto. Momenti di paura, mercoledì sera, per Alcide De Antoni, 65 anni, residente in via Garibaldi a Grantortino.

I ladri sono entrati in casa verso le 19.30. «Un quarto d'ora prima – spiega – l'inquilino che abita sopra di noi era venuto a dirci che aveva visto 4 persone scavalcare la recinzione di una villetta poco distante dal nostro stabile e che il pastore tedesco le aveva fatte scappare su una Vw Polo scura». In casa De Antoni i malviventi sono saliti su una terrazza che si affaccia alla strada.

«Hanno alzato la persiana – continua – mia moglie non aveva inserito i chiavistelli. Noi eravamo in taverna, stavamo mangiando e abbiamo iniziato a sentire un insistente calpestio provenire dal piano superiore. Subito ho pensato potessero essere gli altri condomini, abbiamo lasciato trascorrere qualche istante, ma i rumori non accennavano a diminuire. Mi sono alzato da tavola per andare a vedere».

Al piano di sopra, De Antoni ha acceso la luce del corridoio e del reparto notte: «Sono andato verso la camera da letto e, all'improvviso, sono stato abbagliato dalla luce di una pila dritta sul mio viso: l'uomo che avevo di fronte aveva il viso scoperto, era alto circa 1 metro e 90, sui 25-30 anni, in mano stringeva un coltello. Ho preso paura, ho iniziato a gridare, lui ha fatto altrettanto. Dietro a lui c'era il complice, era basso, esile; rovistava nei cassetti, aveva gettato sul pavimento tutti i nostri vestiti».

Con le mani nel sacco, i ladri hanno tentato la fuga: «Quello col coltello mi ha spinto via, ma nonostante il colpo sono rimasto in piedi. I due, intanto, erano usciti dalla camera: mentre il più alto sgattaiolava dalla persiana, l'altro spingeva contro la porta, in modo da tenermi bloccato dentro». Dopo un salto di 3 metri sono saliti su una Bmw grigia: «Un vicino li ha inseguiti fino a Gaianigo, poi li ha persi. L'ho presa con filosofia, ma vivere da carcerati in casa propria non è bello».

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