Gelato, trionfa il self: nascono tre nuovi negozi in centro

In piazza delle Erbe, in via Roma, in via del Santo È più divertente e costa meno, 18 euro al chilo anziché 20
TOME' - -GELATERIE SELF SERVICE, MU',PIAZZA DELLE ERBE
TOME' - -GELATERIE SELF SERVICE, MU',PIAZZA DELLE ERBE

Prima di quest’anno non si erano mai viste, ma nel giro di qualche mese hanno letteralmente conquistato il mercato. Le gelaterie “fai da te” sono sbocciate un po’ ovunque, almeno tre in centro a Padova, e sembra che l’idea commerciale funzioni eccome.

La più grande, Bianco Latte, ha aperto in via Roma, proprio di fronte a Grom, il tempio del gelato made in Italy. Quasi uno smacco. Eppure gli affari vanno bene, sia nell’una che nell’altra. «All’inizio ha vinto la curiosità nei confronti del nuovo, ma non abbiamo perso clienti: i nostri sono per lo più abitudinari e affezionati», commentano le gelataie che lavorano da Grom.

«L’8 agosto il negozio compie cinque mesi e di gente ne abbiamo sempre tanta, anche quando fa freddo e perfino quando piove», rispondono, dall’altra parte della strada, le commesse di Bianco Latte. Non si può negare che il “self” abbia un suo fascino: le vetrine usano grafiche golose e accattivanti, che sanno di gioco. E infatti, il gelato “fai da te” attira anche perché è divertente. All’ingresso trionfano coni e coppette formato gigante, ognuno può prenderne uno e poi riempirlo a piacere, semplicemente tirando una leva: il gelato esce come da un rubinetto.

C’è un numero variabile di gusti, un’ampia scelta di topping per guarnire e poi leccornie di ogni genere per arricchirlo: cereali, smarties, palline di cioccolato, zuccherini colorati e chi più ne ha più ne metta. Non è difficile immaginarlo: questi posti sono il paradiso dei bambini.

«Ma poi piace anche ai genitori, che lo prendono con loro» spiega Filippo Araldi, titolare della gelateria Mu, in piazza delle Erbe. È il primo punto vendita padovano di una promettente catena veneta: nata da un’azienda di Conegliano, Mu si è già diffusa a Bassano, Jesolo, Caorle, Sottomarina e tante altre città, anche fuori regione.

Una terza gelateria ha aperto in via del Santo. Il prezzo “self” è un po’ più contenuto della media: nelle gelaterie tradizionali si aggira intorno ai 20 euro al chilo, ma in palline si parte da 2,50. Da Bianco Latte si spendono 19 euro al chilo (1,95 l’etto), mentre da Mu, che al momento è la gelateria più economica sul mercato, un chilo di gelato ne costa 18 (1,80 l’etto). «Ma la qualità è garantita», assicura il titolare, «usiamo solo latte biologico ed ingredienti stagionali, il gelato è freschissimo e lo prepariamo in laboratorio, come le altre gelaterie. Anzi, restando chiuso, è più igienico da un punto di vista sanitario. Risparmiamo un pochino sul personale, ma meno di quanto di pensi, perché anche se il formato è piacevole e attira l’attenzione, molti partono un po’ prevenuti. Pensano che sia gelato soft, gonfiato, e per convincerli ad entrare il posto deve essere molto bello, sempre pulitissimo e in ordine».

E questo ha un costo, perché la naturale conseguenza del fai da te, specie se ci sono bambini, è lo sporco facile. Ma non è un problema: per rimediare ai pasticci c’è un’attenta squadra di pulizie. Così tutti i clienti, grandi e piccini, rimangono i benvenuti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:commercio

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova