Guizza, Brusegana, Arcella: ecco come i genitori fanno squadra per i bimbi

Sempre più gruppi auto-organizzati per una migliore qualità della vita, le famiglie: «Sentiamo l’esigenza di iniziative semplici per stare insieme». Molte attività realizzate con il sostegno del progetto Luce di Kaléthia

Gianni Belloni
Un confronto pubblico dell’associazione Genitori per l’Arcella
Un confronto pubblico dell’associazione Genitori per l’Arcella

Per crescere un bambino ci vuole un villaggio. Il proverbio è noto. Meno noto il fatto che in varie parti della città decine di persone l’hanno preso molto sul serio. In primis gruppi di genitori che hanno compreso una cosa semplice: perché i propri figli possano crescere serenamente è necessario che l’ambiente in cui vivono e gli altri ragazzi siano il più possibile sereni e per questo occorre rimboccarsi le maniche.

All’Arcella da un anno a questa parte hanno messo in piedi un’associazione di genitori con 150 iscritti e le idee ben chiare: «Abbiamo individuato tre linee di azione che corrispondono ai bisogni che abbiamo registrato – racconta Paolo Roberti, presidente dell’associazione – Le strutture dellescuole, in alcuni casi carenti, la mobilità, e quindi la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni, e la socialità». Per ciascuna di questi temi hanno ingaggiato un confronto con l’amministrazione per l’istituzione delle strade scolastiche vicino alle scuole dove poter circolare in sicurezza all’entrata e all’uscita da scuola o la possibilità che nel previsto centro culturale Du30 ci sia una biblioteca aperta e vivace con orari consoni.

«Ma oltre alle richieste puntiamo molto sull’aggregazione e creare rete nel quartiere a far sì che le persone si conoscano». I genitori arcellani sono già al lavoro per allestire domenica 5 ottobre la caccia al tesoro in bici per il rione, partenza e arrivo dal parco del Piacentino.

Sono partiti da poco gli attivisti del neonato gruppo “Lucciole”, ma sono già impegnati nell’organizzazione per sabato 13 settembre pomeriggio del “Fest-On di Comunità”. «Siamo una decina di persone della zona, tra Armistizio, Voltabrusegana e Paltana, nati con l’idea di creare occasioni di incontro e socialità», spiega Silvia Cacopardi. Il gruppo “Lucciole” è stato supportato dal progetto Luce dell’associazione Kaléthia che in giro per la città, in due anni ha incentivato esperienze di partecipazione in favore dei cittadini in erba. «Abbiamo promosso – racconta Silvia – incontri di supporto ai genitori e laboratori per i più piccoli sui temi dell’ambiente».

Anche a Brusegana il gruppo di genitori, informale, è partito da poco ed è stato sostenuto dal progetto Luce: «Siamo famiglie che sentono l’esigenza di fare comunità – racconta Giovanni Morando – con iniziative semplici e concrete e un occhio di riguardo alle situazioni di difficoltà che in quartiere purtroppo non mancano». Il gruppo ha promosso, con l’appoggio dell’associazione Quadrato meticcio e della Consulta di quartiere, un centro estivo gratuito e mensilmente organizza una merenda al parco, portando e custodendo anche i bambini che i genitori non possono accompagnare.

Ma i più longevi si trovano alla Guizza dove l’associazione genitori spegne 30 candeline e con la consapevolezza di un adulto persegue il suo programma: «Abbiamo sempre puntato sul sostegno alle scuole del quartiere – racconta il presidente Stefano Dal Colle – Un tempo anche con lavori di manutenzione degli edifici. Ora non è più possibile, ma interveniamo promuovendo laboratori di supporto alla didattica scolastica, a breve ad esempio partirà il laboratorio di scacchi».

In questo periodo fervono i preparativi per la tradizionale Festa del benvenuto nel patronato di Santa Teresa, molto sentita e organizzata in collaborazione con altre realtà del quartiere. In primavera, da tradizione, è il momento della gita fuori porta, d’obbligo è lo spirito di condivisione e la voglia di mettersi in gioco.

La famiglia, spiegava il sociologo Durkheim, non è una struttura statica, ma un assetto sociale in evoluzione, forse gli intricati problemi che stanno vivendo i nostri ragazzi stanno spingendo le famiglie verso un assetto aperto e responsabile verso il mondo. 

 

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