Genova accoglie padre Tasca «Sarò un vescovo francescano»

A officiare l’ordinazione il cardinale Angelo Bagnasco, per 14 anni alla guida della Chiesa ligure Il monsignore di Sant’Angelo di Piove di Sacco ha 63 anni. Campane a festa nel suo paese 

LA CERIMONIA

Genova dà il benvenuto al nuovo vescovo, monsignor Marco Tasca. Il francescano conventuale, 63 anni, padovano, nato a Sant’Angelo di Piove di Sacco, ha fatto il suo ingresso ufficiale ieri pomeriggio alle 18 con la consacrazione episcopale e la presa dell’arcidiocesi genovese. A officiare la cerimonia di ordinazione il cardinale Angelo Bagnasco - fino al 2017 a capo della Conferenza episcopale italiana, oggi presidente della Conferenza episcopale europea e vescovo emerito - che lascia dopo quattordici anni la guida spirituale del capoluogo ligure. Tasca e Bagnasco sono saliti in successione sul grande palco allestito in piazza della Vittoria a Genova, dov’è avvenuto il passaggio delle consegne.

È stata una cerimonia unica nel suo genere. Solo mille i posti a sedere nel rispetto delle direttive anti Covid, metà dei quali riservati a vescovi, sacerdoti, diaconi, seminaristi, autorità politiche e religiose, ministri delle confessioni cristiane e di altre religioni. L’altra metà dei posti era a disposizione dei fedeli. Tra i presenti il sindaco di Sant’Angelo di Piove di Sacco, Mariano Salmaso e il fratello del vescovo Tasca, Lorenzo, accompagnato da un nutrito gruppo di familiari. Altri compaesani di padre Tasca sono partiti con un pullman organizzato alle 8 del mattino dal capoluogo santangiolese alla volta di Genova. Non solo i limiti imposti dalle normative sanitarie. Quella di ieri è stata una cerimonia speciale perché per la prima volta, a Genova, un vescovo è stato ordinato nella città a cui è stato affidato e a farlo è il suo predecessore. «Genova accoglie con gioia il nuovo Pastore, in questa piazza tanto significativa per la città» ha detto Bagnasco durante l’omelia.

«Il pensiero grato va al Santo Padre Francesco» ha ricordato il cardinale «che, pensando a noi, ha scelto lui. Le nostre vite si sono incrociate, a lui ci sentiamo legati e insieme al nuovo Pastore, con gioia e dedizione, cammineremo dietro a Cristo». Il rito dell’ordinazione episcopale di padre Tasca si è svolto come da tradizione con la proclamazione del Vangelo, la presentazione dell’ordinato, il rito dell’imposizione, il dono della mitra, dell’anello vescovile e del pastorale al nuovo reggente.

Padre Tasca ha quindi preso possesso della cattedra e celebrato la Santa messa. La prima da arcivescovo metropolita della Chiesa di Genova. Al termine è sceso in piazza tra applausi, strette di mano e sorrisi, per impartire la benedizione ai presenti. Commovente l’abbraccio con il fratello maggiore Lorenzo. Il vescovo Tasca, concluso il lungo cerimoniale, ha voluto parlare ai fedeli: «Cari fratelli e sorelle della diocesi di Genova, mia novella sposa» ha esordito Tasca «ringrazio Dio, che mi è stato fedele, Papa Francesco, per la fiducia e il vescovo Angelo da cui ricevo il testimone». «Desidero essere vostro fratello» ha detto «non solo vostro padre, perché cammineremo insieme prendendoci cura gli uni degli altri. Voglio essere un vescovo francescano».

Quindi un pensiero alla famiglia: a mamma Santa, papà Antonio, ai fratelli e alle sorelle e ai frati minori conventuali. Ex ministro generale, rettore dei seminari minore e maggiore della provincia italiana di Sant’Antonio di Padova, docente di psicologia e teologia pastorale, custode capitolare e guardiano del convento dei Santuari antoniani a Camposampiero, ministro provinciale, padre Tasca nel suo stemma episcopale ha scelto dei simboli e un motto evangelico che sono un richiamo al carisma dei francescani.

Ieri le campane della chiesa arcipretale di Sant’Angelo di Piove hanno suonato a festa.

Martina Maniero

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